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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST E LE VACANZE

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
IL NORD EST E LE VACANZE
[di Fabio Bordignon]

Ferie sì, ma sempre più brevi. Il popolo dei vacanzieri, nelle regioni del Nord Est, non riduce le proprie dimensioni: più di quattro persone su dieci, anche quest'anno, lasceranno le proprie abitazioni per raggiungere i luoghi di villeggiatura. Ma la maggioranza, fra queste, si tratterrà al massimo per una settimana. L'atmosfera di incertezza economica si ripercuote anche sui progetti per l'estate 2008, che vedono le località balneari primeggiare fra le mete più ambite.
La serie storica dell'Osservatorio sul Nord Est consente di ricostruire, a partire dal 2001, l'evoluzione delle abitudini estive dei residenti nell'area nord-orientale. Già da tre anni, ormai, la quota di chi sceglie di rimanere a casa sfiora la soglia di una persona su due: sarà il 49%, secondo i dati raccolti da Demos per Il Gazzettino, a non fare la valigia; la stessa componente, sette anni fa, si fermava al 42%. Parallelamente, senza considerare le persone ancora incerte, si è ridotto il numero di chi ha già progettato la partenza: dal 45% del giugno 2001 al 43% di oggi. Uno scostamento tutto sommato contenuto, che non sembra indicare una contrazione significativa dei consumi per le ferie.
Ad essere cambiata in misura rilevante, tuttavia, è la durata delle ferie stesse. E' infatti cresciuta, in modo considerevole, la percentuale di chi sceglie vacanze brevi o brevissime: il 44%, tra chi raggiungerà le località di villeggiatura, opta per un soggiorno breve, al massimo di sette giorni. Se la "vacanza tipo", fino a pochi anni fa, prevedeva due settimane di permanenza, i classici 15 giorni - più di una persona su due, nel 2001, optava per questa soluzione -, la maggioranza (relativa) delle persone intervistate sceglie oggi la vacanza lampo, di appena qualche giorno. Sull'evoluzione di questi dati, indubbiamente, può influire anche un cambiamento delle abitudini dei vacanzieri, che magari decidono, sempre più, di evitare il grande esodo estivo, frazionando le ferie in diversi periodi dell'anno: vacanze più brevi, ma dilazionate nel tempo. Pesa, verosimilmente, anche il clima di impasse economica, che deprime la propensione alla spesa dei consumatori. Del resto, si osserva una relazione diretta fra la valutazione delle finanze familiari e i progetti per il periodo estivo: tra chi ritiene che le condizioni dei conti domestici siano peggiorate, nell'ultimo periodo, quasi due su tre hanno già accantonato l'idea delle ferie.
Tra le diverse località prescelte per il soggiorno estivo, quelle marittime continuano a dominare le preferenze del campione intervistato. Quello rilevato quest'anno, peraltro, è il dato più alto degli ultimi anni: ben tre su quattro, fra chi si muoverà di casa, lo farà in direzione delle spiagge: un dato trainato soprattutto dalle preferenze dei più giovani. Il 14% si recherà in una località di montagna e l'8% visiterà una città. Sono proprio le classi giovanili, peraltro, a mostrare orientamenti del tutto specifici in materia. Sono soprattutto le persone al di sotto dei 45 anni, infatti, con una punta fra i giovanissimi (15-24 anni: 58%), a non rinunciare al piacere delle ferie. I più giovani, allo stesso tempo, sembrano però optare per un periodo più breve. Quasi uno su due, tra chi non supera i 45 anni, starà via per una settimana o meno. I più anziani, quando si concedono un viaggio, invece, riescono a trattenersi lontano da casa per periodi mediamente più lunghi: tra i vacanzieri over-65, più di sette su dieci supereranno la settimana di permanenza nella località prescelta.
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto tra il 7 e il 9 luglio 2008. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1041 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati delle precedenti rilevazioni fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
La documentazione completa su www.agcom.it.
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