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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NUOVO ANNO DEL NORD EST

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
ECONOMIA E REDDITI, NEL NORD EST CROLLA LA FIDUCIA
[di Fabio Bordignon]

E' un Nord Est più insicuro, quello che si affaccia al 2008. Le previsioni economiche (dei cittadini) per il nuovo anno tornano a mostrare il segno meno. I rischi portati dalla criminalità comune, intanto, scalano la lista delle priorità e vengono indicati come primo problema per il Veneto, il Friuli-Venezia Giulia e la provincia di Trento. E' quanto emerge da una indagine dell'Osservatorio sul Nord Est, che ha rilevato, per Il Gazzettino, le aspettative dei cittadini sui prossimi dodici mesi.
Il saldo tra pessimisti ed ottimisti, alla soglia del nuovo anno, torna ad essere in negativo. Se nel dicembre del 2005 il sondaggio di fine anno, condotto da Demos & Pi, aveva registrato qualche timido spiraglio, nel futuro economico, oggi torna a prevalere un orizzonte grigio. Certo, la maggioranza degli intervistati - circa il 51% - pensa che le cose, nella propria regione, andranno più o meno come negli ultimi dodici mesi. Ma il 29% ritiene che il quadro economico andrà deteriorandosi: che il 2008, in altre parole, sarà peggiore del 2007. Gli ottimisti ammontano a circa uno su cinque (21%), nella popolazione nordestina, ma ancora più ristretta è la componente sociale che immagina una situazione più rosea per quanto attiene al reddito individuale (13%).
Pesano, su questo giudizio, valutazioni di matrice politica: le previsioni improntate al pessimismo provengono, infatti, soprattutto dal segmento di elettorato orientato verso i partiti della Casa delle Libertà. Sebbene i segnali negativi riguardino, con diverse sfumature, l'intera popolazione, piuttosto esplicito appare l'andamento per età delle previsioni sul reddito personale. L'indice di ottimismo, infatti, declina, progressivamente, assieme all'età del rispondente, per far segnare i valori più negativi in corrispondenza delle classi anziane della popolazione.
Intanto, l'agenda di governo compilata in base alle indicazioni dai cittadini suggerisce una crescita, forte ed evidente, dell'attenzione dedicata al tema dell'ordine pubblico. Nella lista delle questioni su cui i cittadini chiedono di intervenire, la criminalità comune (o micro-criminalità) sale al primo posto: più di una persona su cinque la indica come questione prioritaria, nella propria regione (21%). Lo stesso dato, fino a qualche mese fa, si fermava 6-7 punti più in basso. In seconda posizione, troviamo il tema del costo della vita: il 19% individua nell'inflazione la prima emergenza e, complessivamente, una persona su tre pone tale questione tra le prime due priorità. Immigrazione (16%) e tassazione (13%) si collocano, rispettivamente, al terzo e al quarto posto.
Se sul tema della criminalità il Nord Est rispecchia, nei suoi sentimenti, il quadro nazionale, gli atri tre temi appena menzionati si configurano come di specifico rilievo per i cittadini di quest'area: il dato nordorientale supera di tre punti quello italiano per quanto riguarda l'inflazione e l'immigrazione, mentre lo scarto, quando si parla di prelievo fiscale, sale a cinque punti (13%, nel Nord Est, contro l'8% italiano). Per converso, è molto più contenuta, nell'area nordestina, l'attenzione al tema della disoccupazione: con l'11% si colloca al quinto posto, mentre, nella graduatoria riferita all'intera penisola, figura in seconda posizione (con un valore dieci punti percentuali più elevato: 21%). Chiudono la graduatoria segnalata dal sondaggio altri temi, segnalati da una frazione di opinione pubblica che non supera il 10%: la qualità dei servizi sociali e sanitari (8%), il deterioramento ambientale (7%), la viabilità (5%).
In questo caso, l'effetto del fattore politico è ancora più evidente: vista "da destra" e "da sinistra", la graduatoria delle priorità cambia in misura rilevante. Fra gli elettori dell'Unione, il costo della vita (25%) supera nettamente tutti gli altri temi, seguito dall'immigrazione, dalla qualità dei servizi e dalla disoccupazione. Allo stesso modo, fra gli elettori di centro-destra è l'immigrazione, con il 26%, a configurarsi di gran lunga come prima emergenza, seguita - ma a diversi punti di distanza - dalla criminalità, dall'inflazione e dalle tasse.
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto tra il 26 novembre e il 19 dicembre 2007. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 450 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, Friuli-Venezia Giulia e nella provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. Le comparazioni con i dati nazionali si basano sui risultati del X Rapporto su Gli Italiani e lo Stato, curato da Demos & Pi per La Repubblica (1300 casi).
Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
La documentazione completa su www.agcom.it.
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