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OSSERVATORIO SUL NORD EST - I DIVERSI "PESI" DEL NORD EST

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
IL "PESO" DEL NORD EST
[di Fabio Bordignon]

Peso economico e peso politico: lo scarto tra i due livelli è confermato dall'ultimo sondaggio dell'Osservatorio sul Nord Est. Ma i cittadini di quest'area, oggi, sentono di contare anche a Roma. E ciò vale soprattutto per il Veneto, più che per il Friuli-Venezia Giulia e la provincia di Trento. A rivelarlo sono i dati raccolti da Demos per Il Gazzettino, attraverso interviste ad un campione rappresentativo di oltre mille persone.
E' forse tempo di mettere in soffitta la vecchia metafora del gigante economico e del nano politico, che per lungo tempo ha accompagnato le rappresentazioni del Nord Est. La sua stessa affermazione come "mito" e come "questione", all'inizio degli anni Novanta, si è realizzata su questo doppio binario: benessere economico e risentimento politico, vitalità del sistema produttivo e deficit di rappresentanza a livello nazionale. Da qualche tempo, tuttavia, qualcosa sembra essere cambiato. Lo scarto fra le due dimensioni rimane elevato - oltre venti punti, nelle misure proposte dal sondaggio - ma il peso politico appare, oggi, di tutto rilievo, agli occhi dei cittadini.
Il 72% degli intervistati ritiene che la propria regione abbia un ruolo rilevante nel panorama economico-produttivo della penisola. Ma una quota consistente pensa che conti anche dal punto di vista politico: oltre la metà degli intervistati (per il 13% dei rispondenti conta "molto", mentre per il restante 37% conta "abbastanza"). Già due anni fa, gli indicatori dell'Osservatorio avevano fatto registrare grandezze non molto inferiori. Non sorprende, dunque, che questo dato si consolidi ulteriormente. Oggi che il colore del governo nazionale appare coerente con le preferenze elettorali di quest'area, oggi che il Nord Est appare effettivamente "più vicino a Roma", grazie alla sua presenza nell'esecutivo - testimoniata dai ministeri ottenuti nella definizione della compagine governativa.

Si presenta elevata, tuttavia, l'eterogeneità interna all'area nord-orientale. La centralità percepita del proprio contesto territoriale, indipendentemente dalla dimensione considerata, tende a raggiungere i massimi livelli nel Veneto, dove però è anche inferiore lo scarto tra peso politico e peso economico. A descriversi come marginale, in tutti e tre gli ambiti considerati, è soprattutto il Friuli-Venezia Giulia, seguito da Trento. In questi due contesti, tuttavia, è superiore anche la dissonanza percepita tra prestigio economico e riconoscimento politico. Del resto, tutti e tre i ministri nordestini sono espressi dal Veneto - e la provincia di Trento è retta da una giunta di centro-sinistra.
A differenza dei contesti territoriali limitrofi, Trento appare maggiormente proiettata sulla dimensione europea, dove i trentini tendono a sentirsi più influenti rispetto ai veneti, ai friulani e giuliani. E' il 52% dei residenti nella provincia autonoma a pensarla in questo modo. Nel totale delle tre regioni, il dato si ferma appena al di sotto della maggioranza assoluta. "Molto importante", per il 12%; "abbastanza importante", per il 33%: complessivamente, il 45% dei cittadini vede la propria come una regione centrale nel panorama socio-economico continentale.
Dal punto di vista politico, coerentemente con il "momento" nazionale, il grado di centralità percepita tende a crescere spostandosi, nel panorama partitico, da sinistra verso destra. E' tuttavia importante notare come, fra gli elettori della Lega, il saldo tra influenza politica ed economica rimanga comunque fra i più elevati (e comunque superiore al valore medio).
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto tra il 7 e il 9 luglio 2008. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1041 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati delle precedenti rilevazioni fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
La documentazione completa su www.agcom.it.
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