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OSSERVATORIO SUL NORD EST - I VALORI DEL NORD EST

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
NEL NORD EST DEI VALORI IN CRISI LA PATRIA È SALVA
[di Fabio Bordignon]

Rispetto per l'autorità e rispetto per la legge: nella caduta di valori registrata dai cittadini del Nord Est, sono questi i due punti di maggiore criticità. Ma si tratta di una erosione generalizzata, che tocca alcune dimensioni tradizionalmente centrali, per l'area nord-orientale: su tutte, la fede e l'etica del lavoro. A confermarlo sono i dati del sondaggio settimanale dell'Osservatorio sul Nord Est, che ha indagato sulle tendenze percepite dalla popolazione residente.
Gli scarti, rispetto al 2002, sono molto evidenti: compresi, in molti casi, tra i quindici e i venti punti percentuali. Le persone che, nell'ultimo decennio, hanno percepito un indebolimento dei valori sono tante, e in numero crescente rispetto alla precedente rilevazione. Il trend investe dimensioni diverse, in modo consistente: la tendenza al ribasso, per tutte, trova d'accordo la metà, o più, della popolazione. Fino a sfiorarne i tre quarti su due specifiche voci, che si richiamano l'un l'altra. Per il 73% degli intervistati, il rispetto per l'autorità, in Italia, è diminuito negli ultimi dieci anni. Sullo stesso piano si pone anche il rispetto della legge: stessa dinamica, stessa quota di persone a denunciarla. Per entrambi i quesiti, l'indicatore, sei anni fa, si fermava molto più in basso: a circa il 59%. Non si rilevano grandi differenze, su questo punto, sotto il profilo generazionale, mentre guardando agli elettorati dei principali partiti emergono scostamenti anche di rilievo. In particolare, è chi destina la propria preferenza alle formazioni della mini-coalizione veltroniana a lamentare l'indebolimento di questi valori. In particolare le persone vicine alla Lista Di Pietro, tra le quali le indicazioni, in tal senso, superano (anche di molto) l'80% dei casi.
Sono soprattutto i più giovani, invece, a percepire un affievolirsi della fede in Dio e nella religione. Specchio di un processo di secolarizzazione in atto ormai da tempo, otto under-25 su dieci descrivono, oggi, una religiosità in declino (in Italia). Nel complesso del campione intervistato, arriviamo al 67%, con una crescita di circa quattro punti rispetto al dato del 2002 (e un andamento piuttosto trasversale dal punto di vista politico).
L'indicatore successivo vede "cadere" un'altra componente tradizionale del dna nordestino, l'etica del lavoro: per sei persone su dieci si tratta di un valore in corso di indebolimento. La distanza dal precedente sondaggio Demos è amplissima e il periodo fra le due rilevazioni determina il superamento della soglia simbolica del 50%: dal 44 al 60%. Ancor più netta è la progressione per quanto attiene alla "tolleranza verso le persone che sono diverse". Sale dal 36 al 56% il numero di intervistati che vedono un aumento dell'intolleranza, nel proprio paese, con un picco fra gli individui più giovani - oltre il 60% condivide questa opinione, al di sotto dei 44 anni - e fra gli elettori di centro-sinistra - 66%, presso l'elettorato democratico.
Ultimo valore, tra quelli tradizionali: la patria. Dovendo dare un giudizio su come l'attaccamento al tricolore si sia evoluto negli ultimi dieci anni, una persona su due utilizza il "segno meno". Per il 49% si tratta di un valore in diminuzione, ma, come nel caso della religione, già due anni fa l'indagine demoscopica aveva fatto segnare un valore non molto lontano da quello attuale.
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto tra il 7 e il 9 luglio 2008. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1041 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati delle precedenti rilevazioni fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
La documentazione completa su www.agcom.it.
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