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OSSERVATORIO SUL NORD EST - COME SOSTENERE GLI INTERESSI DEL NORD EST

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
NEL NORD EST CRESCE LA VOGLIA DI FEDERALISMO
[di Fabio Bordignon]

"Essere più autonomi, fare un federalismo vero": cresce la voglia di federalismo, nelle regioni del Nord Est. Più di una persona su tre, nel Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e in provincia di Trento lo considera il primo mezzo: per contare di più, per far valere gli interessi della propria regione a Roma. E' il valore più elevato, fra quelli registrati negli anni duemila. A segnalarlo è il sondaggio settimanale dell'Osservatorio sul Nord Est, che ha interrogato per Il Gazzettino i cittadini residenti nell'area.
Istituire un partito "regionalista"; oppure eleggere, dentro i partiti "nazionali", parlamentari capaci di difendere veramente la regione di cui sono espressione. Erano state queste, fino a poco tempo fa, le strade prescelte "dal Nord Est" per "contare di più". L'idea di puntare su partiti, nuovi o vecchi, ma "capaci di difendere davvero gli interessi regionali" veniva fatta propria dal 45% della popolazione, all'inizio del 2000. Successivamente, questo valore si è sostanzialmente dimezzato, e ancora oggi rimane confinato a circa un quinto della popolazione. Raggruppa invece attorno ad un terzo del totale la convinzione che la strada maestra, per difendere la dimensione locale, passi attraverso la rappresentanza nazionale, attraverso gli "eletti" nelle file dei partiti "romani". A patto che si tratti però di persone capaci, o migliori di quelle attuali: possibilità che appare oggi meno credibile, ai cittadini dell'area, coerentemente con la nuova ondata antipolitica che, da qualche tempo, attraversa il paese.
Così, mentre la strada secessionista rimane confinata ad appena l'11% dei rispondenti - il nocciolo duro che chiede "la piena indipendenza del Nord" -, il Nord Est sembra ritornare, in modo deciso, su uno dei punti nodali e, al tempo stesso, una delle tradizionali "ricette" della questione settentrionale: il federalismo. In modo coerente con la recente progressione della Lega Nord e con il rilancio del progetto federalista, attraverso il nuovo disegno di legge varato pochi giorni fa dal Consiglio dei Ministri, cresce il numero di persone che guardano con fiducia a questo strumento. Del resto, i cittadini nordestini, in particolare del Veneto, non avevano mai accantonato del tutto l'idea, promuovendo il progetto di riforma costituzionale poi bocciato, nel computo nazionale, dal referendum del 2006. Oggi il 36% del campione intervistato chiede maggiore autonomia, attraverso un federalismo "vero": si tratta del valore più elevato, fra quelli registrati dal 2000 in poi, con una crescita di sei-sette punti percentuali solo nel corso dell'ultimo anno. Soprattutto, si tratta della maggioranza (relativa) delle preferenze espresse in questa rilevazione, tra le diverse opzioni suggerite dal sondaggio. Tra i cittadini veneti, tale convinzione si rafforza ulteriormente, fino a raggiungere il 40%, mentre nel Friuli-Venezia Giulia e in provincia di Trento - ovviamente caratterizzate da una condizione istituzionale del tutto particolare; "speciale", appunto - è la strada della rappresentanza nazionale a raccogliere maggiori consensi. Questa soluzione, in generale, incontra i maggiori favori tra gli elettori di centro-sinistra (54% per il Pd, 63% per Di Pietro), mentre la spinta al decentramento dei poteri raggiunge i valori massimi tra gli elettori del PdL (46%) e della Lega Nord (52%, anche se quasi uno su cinque continua ad agitare la bandiera secessionista) -, ma anche tra chi destina il proprio voto alle forze della Sinistra Arcobaleno (40%).
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto tra il 7 e il 9 luglio 2008. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1041 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati delle precedenti rilevazioni fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
La documentazione completa su www.agcom.it.
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