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OSSERVATORIO SUL NORD EST - PERICOLO RAZZISMO?

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
NORD EST. UNO SU DUE PARLA DI PERICOLO-RAZZISMO
[di Fabio Bordignon]

Pericolo razzismo, nelle regioni del Nord Est: a paventare questa possibilità è la stessa popolazione residente nell'area, intervistata dall'indagine periodica di Demos per Il Gazzettino. Quasi una persona su due condivide questa sensazione: ma l'"allarme razzismo" è lanciato soprattutto dai più giovani. Sono i principali risultati proposti, questa settimana, dall'Osservatorio sul Nord Est.
Ha smesso di essere un tabù: la parola razzismo, solamente sussurrata in passato, da qualche settimana ha iniziato ad essere apertamente utilizzata, nel dibattito pubblico e sui media. A causa di episodi di intolleranza che hanno coinvolto, come vittime, cittadini immigrati. A causa dell'intensificarsi, nell'opinione pubblica, degli atteggiamenti di xenofobia. E le percezioni degli stessi cittadini, così come la loro evoluzione nel tempo, sembrano riflettere questo clima. Specie in un'area come il Nord Est, che dei flussi migratori verso l'Italia ha rappresentato, negli ultimi anni, una delle principali destinazioni.
Certo, già qualche anno fa lo stesso quesito, posto ad un analogo campione di nordestini, aveva offerto indicazioni non molto lontane da quelle attuali. La percentuale di persone "molto" o "moltissimo" d'accordo con l'affermazione proposta dal sondaggio si attestava, già nel 2000, su valori appena inferiori. Del resto, anche quello era un periodo in cui l'attenzione e la paura sollevata dai fenomeni migratori aveva ampiamente superato i livelli di guardia. Il 47%, nel sondaggio svolto otto anni fa, sottolineava i rischi legati al razzismo, nella provincia di residenza. Successivamente, il dato si è in parte attenuato - si attestava al 44%, nel settembre 2002 - mentre oggi è tornato a salire in modo prepotente. Una persona su due, nella rilevazione condotta poche settimane fa, lancia il medesimo allarme.
Due fattori, più di altri, sembrano collegarsi all'orientamento emerso dal sondaggio: l'età e la posizione politica del rispondente. Dal punto di anagrafico, la relazione è piuttosto esplicita. Sono infatti i più giovani a condividere l'opinione proposta dal questionario. Il 63%, nella fascia compresa tra i 15 e i 24 anni, esprime la preoccupazione che gli episodi (o i sentimenti) di intolleranza possano estendersi, nella società locale. Mentre il dato si abbassa, progressivamente, nelle classi successive. Si mantiene comunque al di sopra della maggioranza assoluta fino ai 55 anni, mentre crolla nei due segmenti successivi, dove si stabilizza intorno al 37-38%.
La variabile politica sembra influire, ma non in modo univoco e unidirezionale. La spaccatura fra centro-destra e centro-sinistra, infatti, "spiega", ma fino ad un certo punto, i giudizi rilevati dal sondaggio. Se gli elettori del Partito democratico e di Antonio Di Pietro fanno registrare un dato superiore alla media, il valore più elevato si raggiunge per l'"altra opposizione" dell'Udc: fra chi destina il proprio voto al partito di Casini è il 76% a suggerire il "pericolo razzismo". Non solo, anche fra gli elettori della Lega - componente dell'attuale maggioranza e, al contempo, formazione nota per le sue posizioni intransigenti sul tema dell'immigrazione - l'indicatore supera la maggioranza assoluta del campione intervistato (52%). Il valore più basso, invece, viene raggiunto tra gli elettori del PdL (38%).
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto tra il 13 e il 15 ottobre 2008. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1005 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Giovanni Pace ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
La documentazione completa su www.agcom.it.
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