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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST E LO STRESS

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
TRAFFICO E CRISI ECONOMICA, A NORD EST STRESSATI 4 SU 10
[di Fabio Bordignon]

Più di una persona su tre; quasi quattro persone su dieci: è questo il "peso" dello stress nelle regioni del Nord Est. E' in lenta ma progressiva crescita la componente sociale che afferma di vivere condizioni di logorio fisico e mentale, nella vita di tutti i giorni. Il traffico si conferma come principale fattore di stress, ma cresce il numero di persone che si trovano sotto pressione sul lavoro e tra le mura domestiche. A misurare l'evoluzione nel tempo del fenomeno sono i dati dell'Osservatorio sul Nord Est, raccolti, nelle scorse settimane, da Demos per conto de Il Gazzettino.
La soluzione delle ultime beghe lavorative, la chiusura dei conti annuali; poi, i preparativi per feste e cenoni, la corsa per gli ultimi regali: quello natalizio è uno dei periodi dell'anno in cui la parola stress ricorre con maggiore frequenza, sulle bocche delle persone. In più, quest'anno, gli effetti di una crisi economica da tempo annunciata, da tempo presente, con le sue avvisaglie, e con la quale tutti sono costretti a fare i conti. I dati che presentiamo in questa pagina assumono un valore ancora più evidente proprio perché raccolti nella fase immediatamente precedente, a metà ottobre: e già allora la frazione sociale in condizioni di stress si presentava ampia e crescente nel confronto con le precedenti rilevazioni dell'Osservatorio.
L'incremento, rispetto ai dati del 2007, è per la verità piuttosto contenuto. Esso determina però la prosecuzione di un trend al rialzo che si protrae ormai da qualche anno. Il volume dello stress arriva oggi a sfiorare il 40%: è circa il 39% delle persone intervistate, infatti, ad auto-definirsi stressato. Tale è la componente che afferma di trovarsi "frequentemente" in tensione, cui si aggiunge un altro 32% che sperimenta condizioni di questo tipo almeno "qualche volta", nella vita di tutti i giorni. Se concentriamo l'attenzione sulla fascia caratterizzata dalla frequenza più elevata, possiamo osservare come essa, solo qualche anno fa, si fermasse 6-7 punti più in basso.
Così come nelle precedenti rilevazioni sul tema, sono strade e autostrade a proporsi come principale "luogo" dello stress. Il dato si è tuttavia ridimensionato, rispetto al passato. Era il 39%, fino a dodici mesi fa, a sentirsi frequentemente stressato a causa del traffico, mentre oggi il dato si ferma al 32%. E' leggermente cresciuto, per contro, il numero di quanti vivono situazioni di stress sul lavoro, oppure a casa. Il 28% (considerando nel computo anche i settori non attivi della popolazione) afferma di sentirsi spesso in affanno sul luogo di lavoro (o sul banco di scuola). Il 16%, invece, è oberato dalle incombenze domestiche, legate alla gestione della casa e della famiglia. Quest'ultimo dato cresce, in modo molto evidente, fra le donne, dove sfiora la quota di una persona su quattro (23%). Più in generale, lo stress tende a concentrarsi soprattutto nelle fasce centrali d'età, in particolare fra i 35 e i 54 anni, dove, probabilmente, diversi fattori di stress (legato al lavoro e alle responsabilità domestiche) tendono a sommarsi e rafforzarsi reciprocamente.
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto tra il 13 e il 15 ottobre 2008. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1005 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Giovanni Pace ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
La documentazione completa su www.agcom.it.
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