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ULTIME EDIZIONI OSSERVATORIO SUL NORDEST |
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Gli adulti si preoccupano meno di un tempo del futuro dei giovani (24 maggio 2023)
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Nel Nord Est il dialetto è ancora vivo (10 maggio 2023)
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Nord Est e lavoro (3 maggio 2023)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULLA SOCIETÀ VICENTINA |
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X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza (21 luglio 2011 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULL'ALTO VICENTINO |
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Rapporto 2005 (giugno 2005 - file pdf)
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Rapporto 2004 (gennaio 2004 - file pdf)
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Rapporto 2002 (giugno 2002 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI IL CIVISMO NEL NORDEST |
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Rapporto 2007 (gennaio 2007 - file pdf)
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Rapporto 2005 (gennaio 2005 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI ALTRE RICERCHE |
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Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto (15 maggio 2015)
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Il Veneto e la lega (9 marzo 2015)
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I veneti e l'informazione (18 dicembre 2009)
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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST E IL "SENTIMENTO" EUROPEO
Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. |
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SOLO QUATTRO SU DIECI ORGOGLIOSI DI ESSERE EUROPEI [di Natascia Porcellato]
Le radici dell'attuale Unione Europea sono nella firma dei trattati di Parigi e Roma, avvenuta oltre cinquant'anni fa. Il processo di aggregazione continentale a cui abbiamo assistito e partecipato, tuttavia, non era solo di carattere economico e finanziario. Tra le sfide che i paesi fondatori si erano dati c'erano anche la costruzione di una identità comune e di una cultura condivisa. A pochi giorni dal voto per il rinnovo del Parlamento Europeo, l'Osservatorio sul Nord Est si interroga sui temi dell'identità e dell'orgoglio europeo. Quanto è divenuta rilevante l'identità europea nel corso di questi anni? E quanto i nordestini si dicono orgogliosi di essere europei? In passato il Nord Est si era contraddistinto per essere una delle aree più europeiste d'Italia. Del resto, sia la sua posizione geografica che il suo tessuto socio-economico lo portavano a proiettarsi fortemente verso i paesi della "vecchia" e, soprattutto, della "nuova" Europa. I risultati del sondaggio condotto da Demos per Il Gazzettino su oltre mille intervistati dell'area restituiscono l'immagine di un territorio percorso da tendenze ambigue e connotate da un raffreddamento del clima d'opinione rispetto all'identità e all'orgoglio europeo. Quasi quattro nordestini su dieci (39%) oggi si dicono molto orgogliosi di essere europei, e una quota analoga sostiene che, in futuro, l'identità europea sarà più importante rispetto a quelle nazionali. All'Europa è rivolta un'attenzione speciale per la gestione del potere: un intervistato su due, infatti, sostiene che l'Unione dovrebbe avere più potere degli stati nazionali. Quasi a sottolineare come sia percepita innanzitutto come un'istituzione che può supplire alle carenze degli stati nazionali (e di quello italiano, in particolare), mentre fatica ancora ad affermarsi quale fonte di identità. Si osservano due atteggiamenti che, se non sono apertamente contraddittori, quantomeno si riferiscono ad orientamenti diversi. Da una parte coloro che auspicano l'affermazione dell'identità europea, al punto da prevedere un superamento di importanza rispetto a quelle nazionali. Dall'altra, invece, i portatori di una visione maggiormente integrazionista, ma "utilitaristica", del progetto europeo. Il confronto tra Nord Est e Italia evidenzia come il contesto nazionale sia maggiormente aperto rispetto all'identità europea: il 45% degli italiani, infatti, sostiene che in futuro sarà più importante essere europei mentre è il 46% a dirsi molto orgoglioso di esserlo. Il Nord Est, in altre parole, si sente un po' meno orgoglioso (-7 punti percentuali) e crede in misura minore che dirsi europei sarà in futuro più importante che essere italiani, francesi, ecc (-6). Molto simile, invece, l'orientamento riguardante la redistribuzione dei poteri in favore dell'organismo sovranazionale: sia tra gli italiani che tra i nordestini i favorevoli superano, seppur di poco, la quota del 50%. Il profilo sociale che emerge per le tre dimensioni considerate mostra alcune peculiarità interessanti. Coloro che si dicono orgogliosi di essere europei sono in misura maggiore giovani (15-24 anni), in possesso di un diploma o una laurea e, dal punto di vista professionale, studenti o impiegati. I tratti che invece contraddistinguono quanti prevedono che l'identità europea sarà prevalente rispetto a quelle nazionali sono: l'età matura (55-64 anni), un alto livello di istruzione e l'essere studente o funzionario. Infine, coloro che vorrebbero un'Unione Europea con più poteri degli stati che la compongono sono in misura maggiore di età matura (oltre i 55 anni) e ritirati dal lavoro.
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NOTA METODOLOGICA
I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto tra il 4 e il 6 maggio 2009. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1033 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Giovanni Pace ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti. Documento completo su www.agcom.it
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