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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST E IL CONSUMO DI BEVANDE ALCOLICHE

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
ALCOLICI, IL 34% DEI GIOVANI CONFESSA DI ESAGERARE
[di Natascia Porcellato]

Alcol che passione? Sembra proprio di sì: circa una persona su due, infatti, ne fa uso almeno un volta alla settimana. I risultati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, mostrano come in quest'area sia piuttosto diffuso il consumo di bevande alcoliche. Vino e birra si confermano in testa alle preferenze di gran parte dei consumatori, mentre la tendenza ad esagerare riguarda circa il 14% dei rispondenti (ma tra coloro che hanno meno di 25 anni il dato sale al 34%).
L'ordinanza del comune di Milano, che multa di 450 euro sia i minori di 16 anni sorpresi a consumare alcolici che l'esercente-venditore, ha riportato l'alcol e il suo consumo al centro della discussione. Anche i sindaci del Nord Est hanno reagito in modo diverso, assumendo posizioni del tutto trasversali rispetto alle maggioranze politiche che li sostengono. Così, Flavio Zanonato (Pd) e Antonio Prade (Pdl), rispettivamente sindaci di Padova e Belluno, si dichiarano pronti a valutare l'introduzione di iniziative analoghe nei propri comuni. Al contrario, i primi cittadini di Vicenza e Verona, Achille Variati (Pd) e Flavio Tosi (Lega Nord), per ora escludono il ricorso ad azioni simili a quella intrapresa da Letizia Moratti e puntano sul controllo degli spazi di vendita e consumo degli alcolici, vietando entrambe al di fuori dei plateatici. Ma quanto è diffuso il consumo di alcol nel Nord Est? Quali i tratti sociali relativi ai diversi tipi di consumo?
Circa una persona su cinque (23%) si dichiara un bevitore abituale e consuma alcolici quotidianamente. Sono in misura maggiore uomini, con oltre 55 anni, caratterizzati da un basso livello di istruzione. I bevitori frequenti -ovvero chi consuma alcolici settimanalmente ma non tutti i giorni- sono circa il 25%. Anche in questo caso osserviamo una maggiore presenza di uomini, ma di età inferiore a 44 anni e in possesso di un diploma o una laurea. Quanti invece frequentano gli alcolici più sporadicamente, i bevitori occasionali, sono circa il 19%. In questo caso non emergono particolari differenze tra uomini e donne, mentre osserviamo una maggiore presenza di persone con meno di 44 anni e dal livello di istruzione superiore. Infine, è circa il 33% dei rispondenti a comporre la categoria dei non bevitori. Questi sono in misura maggiore donne, di età elevata (oltre 65 anni) e con un basso livello di istruzione.
Il consumo di alcolici, più o meno frequente, riguarda quindi circa sette rispondenti su dieci. Ma quali sono le bevande preferite? Favorito si conferma il vino (62%), seguito a distanza da birra (29%) e superalcolici (5%). Osserviamo però una vera e propria scelta "generazionale" nel consumo alcolico: se adulti e anziani non tradiscono la tradizionale "ombra", i giovani sembrano maggiormente attirati da birra e superalcolici. Scelte probabilmente legate anche alla diversa modalità di fruizione dell'alcol: se per adulti e anziani possiamo ipotizzare un maggiore consumo associato ai pasti, anche casalinghi, per i giovani immaginiamo un consumo più "sociale", legato ad uscite serali con amici in bar, pub, discoteche.
Infine, abbiamo puntato l'attenzione sull'eccesso di consumo di alcol: è circa il 14% a dichiarare che, a volte, beve più di quanto dovrebbe. Il profilo di quanti ammettono di esagerare appare piuttosto definito: sono in misura maggiore uomini, con meno di 35 anni e in possesso di un diploma o una laurea. Inoltre, hanno un consumo di alcol abituale o frequente e scelgono in misura maggiore birra e superalcolici, o di fare un mix delle bevande a disposizione.
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto tra il 4 e il 6 maggio 2009. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1033 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Giovanni Pace ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it
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