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OSSERVATORIO SUL NORD EST - LA FIDUCIA DEL NORD EST IN STATO, REGIONE E COMUNE

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
IN CRISI, MA SOLIDA LA FIDUCIA VERSO COMUNE E REGIONE
[di Fabio Bordignon]

Più sono vicine, maggiore è la fiducia: tra le diverse istituzioni che compongono l'architettura territoriale dello Stato, è il Comune a proporre i legami più solidi con la popolazione. E' così un po' in tutta Italia, ma in modo ancora più netto nelle regioni del Nord Est, dove il rapporto tra i cittadini e le istituzioni locali appare particolarmente stretto (ed esclusivo, rispetto alla dimensione centrale). L'apprezzamento per Comune e Regione è più elevato che nel complesso della penisola, più bassa - molto più bassa - è invece la fiducia nello Stato.
Altre istituzioni, come le Forze dell'Ordine e il Presidente della Repubblica, si attestano, tradizionalmente, su livelli più elevati, che superano (abbondantemente) la soglia della maggioranza assoluta. Anche nel Nord Est, dove il rapporto con la dimensione pubblica, ormai da molto tempo, appare deteriorato. Diverso è però l'approccio generale nei confronti dello Stato: i dati proposti questa settimana dall'Osservatorio sul Nord Est lo mostrano in modo esplicito. Ci sono quasi dieci punti tra il valore fatto segnare da questo indicatore, nelle regioni nordorientali, e l'analoga misura ottenuta su scala nazionale. Secondo i dati raccolti da Demos per Il Gazzettino, il numero di persone che si fidano dello Stato si attesta al 24%, nel Nord Est (contro il 33% nazionale). La punta massima si osserva tra gli elettori del PdL (40%). Ma anche per la Lega, tradizionalmente "ostile" verso le istituzioni centrali (ma oggi forza di governo), il valore si attesta sopra la media: 26%. Lo stesso valore viene osservato per l'Udc, mentre il Pd si ferma al 21% e l'Idv ancora più in basso, con il 15%.
Speculare, nella relazione Nord Est-Italia, è invece il rapporto con le istituzioni periferiche, il cui livello di fiducia risulta più elevato, e più elevato rispetto alla media nazionale. Il 37% dell'opinione pubblica nordestina guarda con favore alla Regione. Il 45% esprime consenso nei confronti del Comune. Potrebbero sembrare valori bassi, visto che non superano il 50%. Peraltro, solo tre anni fa si posizionavano ben più in alto: la contrazione, in entrambi i casi, è di circa dieci punti rispetto al 2006. In precedenza, tuttavia, erano scesi su percentuali ancor più esigue. Si tratta, allo stesso tempo, di misure comunque rilevanti, se valutate alla luce dell'approccio di grande distacco con cui i cittadini guardano oggi alla dimensione politico-istituzionale. Gli indici di fiducia ottenuti nel Nord Est, peraltro, superano quelli italiani: di circa due punti percentuali sia per la Regione che per il Comune. Dati significativi, soprattutto a poche settimane da una nuova importante tornata elettorale, che chiamerà al voto i cittadini dell'area per il rinnovo di alcune importanti amministrazioni: su tutte, la Regione Veneto, ma anche il comune di Venezia. La fiducia nella regione è maggiore tra gli elettori di centro-destra: 43% tra i leghisti, 53% tra gli elettori del PdL. E' cosi anche per il Comune, sebbene in questo caso la distanza tra gli elettori delle due aree politiche risulti più contenuta.
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto tra il 27 novembre e il 1 dicembre 2009. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1027 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it
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