demos & PI
contatti area riservata
RAPPORTO GLI ITALIANI E LO STATO OSSERVATORIO CAPITALE SOCIALE IL MONDO A NORDEST MONITOR ITALIA LE INDAGINI EUROPEE
ULTIME EDIZIONI OSSERVATORIO SUL NORDEST
I limiti di velocità - l'opinione del Nord Est
(17 aprile 2024)
vedi »
Il Governo giudicato dal Nord Est
(10 aprile 2024)
vedi »
L'immigrazione è una risorsa per l'economia?
(3 aprile 2024)
vedi »
ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULLA SOCIETÀ VICENTINA
X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza
(21 luglio 2011 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULL'ALTO VICENTINO
Rapporto 2005
(giugno 2005 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2004
(gennaio 2004 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2002
(giugno 2002 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI IL CIVISMO NEL NORDEST
Rapporto 2007
(gennaio 2007 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2005
(gennaio 2005 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI ALTRE RICERCHE
Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto
(15 maggio 2015)
vedi »
Il Veneto e la lega
(9 marzo 2015)
vedi »
I veneti e l'informazione
(18 dicembre 2009)
vedi »
OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST E I CONSUMI CULTURALI

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
MUSEI, BIBLIOTECHE E CINEMA: LA CULTURA NON CONOSCE CRISI
[di Natascia Porcellato]

Biblioteche, musei e cinema: sembrano essere questi i principali ingredienti della "dieta culturale" di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. L'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, si occupa oggi dei consumi culturali dell'area. Frequentati dal 29% dei rispondenti almeno una volta nel mese precedente l'indagine, sono le biblioteche e i musei i luoghi della cultura preferiti dai nordestini, seguiti a breve distanza dal cinema (scelto dal 28%). Teatro (16%) e concerti (14%), invece, appaiono più di nicchia. Il trend, inoltre, appare spesso positivo: a mostrare le crescite più consistenti sono i musei (tornati, dopo anni più difficili, sui livelli del 2000) e il cinema (in crescita di circa 9 punti percentuali rispetto a dieci anni fa).
L'incremento registrato da cinema e mostre in questa rilevazione sembra trovare conforto nei dati relativi a biglietti staccati e visitatori. Considerando i mesi di marzo e aprile 2010, il numero di spettatori nelle sale cinematografiche in Veneto e Trentino è aumentato di circa 230mila presenze, mentre in Friuli-Venezia Giulia la crescita è di circa 53mila (rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente - dati Audiomovie). Anche il successo delle recenti iniziative museali che hanno interessato l'area sembra sostenere il trend positivo osservato oggi. Secondo la classifica di Goffredo Silvestri aggiornata al 13 giugno 2010, tra le prime 50 mostre italiane per numero di visitatori, 14 hanno -o hanno avuto- luogo nel Nord Est.
L'interesse verso la cultura, quindi, sembra risentire meno di altri settori della crisi economica in atto. Il trend dei consumi culturali, fatta eccezione per i concerti, che perdono circa 3 punti percentuali rispetto a cinque anni fa, è positivo per tutte le tipologie considerate. Scelti da oltre un rispondente su quattro, biblioteche, musei e cinema sono i canali prediletti. Concerti e teatri, fermi tra il 14 e il 16%, appaiono invece meno popolari.
Le diverse scelte di consumo non sembrano delineare profili diversi, ma tendono, invece, a mostrare tratti simili, per quanto non identici. Dal punto di vista anagrafico, i principali consumatori sono giovani con meno di 24 anni, anche se i musei e i concerti allargano il proprio bacino agli under-34 e i cinema, invece, estendono i propri spettatori fino a coinvolgere quanti hanno meno di 44 anni.
Il livello di istruzione, invece, individua chiaramente nel possesso di un diploma o una laurea un tratto comune di quanti fruiscono più frequentemente di manifestazioni culturali. Parziale eccezione è il cinema: quest'ultimo, infatti, allarga la propria utenza anche a coloro che hanno la licenza media.
Anche la dimensione dei comuni di residenza, che spesso influenza quantità e varietà di eventi culturali disponibili, sembra dare indicazioni interessanti. Quanti vivono in città con oltre 50mila abitanti, infatti, tendono a visitare di più i musei e ad andare maggiormente al cinema e a teatro. Al contrario, la dimensione del comune non sembra mostrare una relazione particolare con la frequentazione di biblioteche e concerti.
Le professioni, infine, completano il profilo: sono studenti, liberi professionisti e impiegati i maggiori fruitori di eventi culturali. Cinema e teatri, però, riescono allargare il proprio bacino fino a includere imprenditori e lavoratori autonomi.

NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto nei giorni 26-28 aprile 2010. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1030 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Natascia Porcellato ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it

home  |  obiettivi  |  organizzazione  |  approfondimenti  |  rete demos & PI  |  partner  |  privacy step srl  ::  p. iva 02340540240