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X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza (21 luglio 2011 - file pdf)
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Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto (15 maggio 2015)
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Il Veneto e la lega (9 marzo 2015)
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I veneti e l'informazione (18 dicembre 2009)
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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST E LA SICUREZZA SULLE STRADE
Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. |
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A NORDEST SULLE STRADE SI SENTONO SICURI 8 SU 10 [di Natascia Porcellato]
Quanto ci sentiamo sicuri in auto? Molto, forse troppo. E quanto temiamo gli incidenti stradali? Poco, probabilmente troppo poco. Queste sembrano essere le considerazioni che sorgono dopo aver visto i dati pubblicati oggi da Il Gazzettino all'interno dell'Osservatorio sul Nord Est (curato da Demos). Il 79% dei nordestini si dichiara molto o abbastanza sicuro in auto, mentre il 20% manifesta una certa inquietudine. Il timore di incidenti stradali, per sé o per i propri familiari, invece, è avvertito frequentemente da un intervistato su cinque ed è circa il 33% ad esserne impensierito qualche volta.
Gli incidenti stradali sono tragedie che colpiscono in modo inatteso e indiscriminato: guidatori e passeggeri, di notte e di giorno, auto di grossa cilindrata e utilitarie. Per questo, purtroppo, nessuno può ritenersi immune da questo rischio. Di strada si muore, e sono pochi i fortunati che possono dire di non essere stati toccati da un lutto di questo tipo. Eppure, nonostante tutto, la paura stenta a prendere piede, come mostrano i dati presentati oggi da Demos. Quasi otto intervistati su dieci si sentono molto o abbastanza sicuri in auto, mentre è circa uno su cinque a manifestare inquietudine in proposito. Rispetto a quanto rilevato tra gli italiani, i nordestini mostrano una maggiore tranquillità, e si sentono anche meno ansiosi di avere un incidente stradale. Infatti, questa paura è presente frequentemente nel 20% dei nordestini: tra gli italiani, invece, il dato è più alto di circa 9 punti percentuali.
Vediamo ora i diversi profili che caratterizzano gli orientamenti dei nordestini. Le persone che si sentono maggiormente inquiete in automobile sono soprattutto donne, in possesso di un livello di istruzione basso e casalinghe. Rileviamo, però, come, anche in queste categorie, la quota rimanga decisamente minoritaria. Al contrario, il "sentirsi sicuri" in auto appare un orientamento largamente maggioritario in tutti i settori sociali considerati. Tuttavia, coloro che, più degli altri, si sentono tranquilli in automobile sono in misura maggiore uomini e vivono in Friuli-Venezia Giulia o in provincia di Trento. Dal punto di vista professionale, poi, osserviamo una certa trasversalità: dagli operai agli imprenditori, dai liberi professionisti agli studenti, fino ai disoccupati, tutti si dichiarano molto o abbastanza sereni in auto.
Infine, uno spazio particolare lo vogliamo dedicare al fattore anagrafico. La preoccupazione per gli incidenti stradali e il sentirsi insicuri in auto aumentano in modo lineare: al crescere dell'età, infatti, tendono a crescere anche le paure. I più giovani sono i meno allarmati: il timore di essere vittima di un incidente stradale coinvolge frequentemente circa l'11% degli under-29, e sale al 16% nella classe d'età successiva. Maggiormente inquieti, invece, sembrano essere adulti (23%) e anziani (27%).
Se dai dati di opinione pubblica passiamo a quelli relativi ai morti e ai feriti in incidenti stradali (Istat 2009), la dinamica è di segno opposto. Sono oltre 9100 i morti e feriti di età compresa tra i 15 e i 29 anni, e quasi 8900 tra quanti hanno tra i 30 e i 44 anni. Tra le classi che si mostrano più sensibili a questo argomento, invece, la (triste) contabilità scende a circa 6800 morti o feriti di età compresa tra i 45 e i 64 anni e a poco meno di 3400 tra gli over-65.
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NOTA INFORMATIVA
L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 31 gennaio-2 febbraio 2011 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1024 persone (rifiuti/sostituzioni: 3089), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.1%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. Ludovico Gardani e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti. Documento completo su www.agcom.it.
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