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OSSERVATORIO SUL NORD EST - INTERNET E I SOCIAL NETWORK VISTI DAL NORD EST

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
BOOM DI FACEBOOK A NORDEST: UNO SU TRE NEL SOCIAL NETWORK
[di Natascia Porcellato]


«Non arrivi a 500 milioni di amici senza farti qualche nemico»: così veniva presentato il film "The social network", ispirato alla storia del fondatore di Facebook, Mark Zuckerberg. L'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, si occupa oggi della diffusione di Internet e dei social network nell'area. Quasi quattro nordestini su dieci non utilizzano Internet, mentre circa il 42% dei nordestini vi accede tutti i giorni. Il 21%, invece, si collega alla rete globale occasionalmente. Tra i social network, poi, piuttosto popolare appare Facebook: un nordestino su tre dispone di un profilo, e tra coloro che utilizzano la rete la percentuale sale al 53%. Più di nicchia, invece, Twitter: gli intervistati dotati di una pagina per "cinguettare" sono il 4%, e tra gli internauti la quota sale al 6%.

La rivoluzione di Internet nel Nord Est si può cogliere appieno guardando all'evoluzione che il suo uso ha avuto nell'ultimo decennio. Nel 2000, l'83% dei nordestini non utilizzava Internet, mentre oggi la quota è crollata al 38%. Al contrario, oltre dieci anni fa solo il 4% si collegava alla rete tutti i giorni, mentre oggi è il 42% a navigare quotidianamente. All'aumento della quantità di persone che usano Internet, però, è seguito anche un cambiamento del modo di utilizzare la rete.

In particolare, una (quasi) "seconda rivoluzione" è stata la nascita e la diffusione dei social network. Facebook e Twitter, per citare i più noti, hanno cambiato il modo di intrattenere amicizie e fare conoscenze, aprendo nuove possibilità e nuovi spazi di socialità.

Facebook, l'invenzione di Zuckerberg, è utilizzato dal 53% degli internauti, mentre l'incidenza sulla popolazione nel complesso è del 33%. Molto interessante, in proposito, è il profilo di coloro che lo utilizzano. Il 92% dei giovani tra i 15 e i 24 anni ha un profilo, e anche tra i loro "fratelli maggiori" (25-34 anni) la percentuale supera il 67%. Guardando alle professioni, invece, spicca l'uso massiccio da parte degli studenti (91%), ma Facebook appare popolare anche tra operai, impiegati e disoccupati (tutti intorno al 41-42%). Twitter, invece, ha ancora una portata limitata: il 6% degli internauti lo utilizza, mentre a conoscerne l'esistenza senza aver provato ad usarlo è il 48%.

A cosa servono i social network? Secondo gli internauti nordestini, gli utilizzi principali sono rintracciare persone che non si vedono da tempo (37%) e svagarsi (25%). Più limitata, invece, la ricerca di nuove amicizie (9%) e lo sfruttamento dei social network per lavoro (7%). A giudicarli inutili, invece, è il 15% degli internauti. Tra quanti utilizzano Facebook o Twitter, però, la quota di coloro che li ritengono inutili scende drasticamente, mentre appare più presente sia la ricerca di vecchi amici persi di vista che quella più attinente allo svago.

Anche il giudizio sull'apporto alla vita di tutti i giorni dei social network varia sensibilmente in relazione al loro utilizzo. La maggioranza di coloro che utilizzano Internet ritiene che i social network abbiano peggiorato la vita, rendendo le relazioni più fredde e superficiali (51%), mentre è il 31% a dare un parere positivo, mettendo l'accento sulla possibilità di socializzare e condividere esperienze più velocemente. Tra quanti utilizzano Facebook, però, tendono a salire i giudizi positivi (39%), anche se la maggioranza (43%) mantiene una visione critica. Gran parte dei fruitori di Twitter, invece, offrono dei giudizi nettamente positivi dei social network (57%), e solo una minoranza (24%) manifesta un atteggiamento negativo. Comune, infine, è l'entità della quota di coloro che non prende posizione (16-18%).
NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 18-22 aprile 2011 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1044 persone (rifiuti/sostituzioni: 3024), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.03%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Ludovico Gardani e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it.
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