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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST BOCCIA IL GOVERNO

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
SOLO UNO SU TRE A NORDEST PROMUOVE IL GOVERNO
[di Natascia Porcellato

Nord Est critico nei confronti di governo e Presidente del Consiglio e propenso a tornare alle urne nel caso l'esecutivo dovesse cadere. L'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, guarda agli orientamenti dei cittadini dell'area rispetto alla politica nazionale. Oggi, è circa il 29% dei nordestini ad assegnare un voto almeno sufficiente al governo nel suo insieme (-15 punti percentuali rispetto a settembre 2010). Anche la quota di fiducia di cui gode il Presidente del Consiglio si è notevolmente erosa, passando dal 44% del 2009 all'attuale 25%. Non stupisce, quindi, che la scelta privilegiata, in caso di caduta del governo Berlusconi, sia il ritorno alle urne (54%). Le opposizioni, però, non sembrano beneficiare di questa crisi di consenso della maggioranza: sia l'Udc (27%) che il centrosinistra (24%), infatti, sono sostanzialmente fermi sui -bassi- livelli di gradimento del 2010.

Il Nord Est, negli ultimi mesi, ha inviato segnali importanti al centrodestra, sua tradizionale area politica di riferimento. Il più forte è stato, con tutta probabilità, alla tornata referendaria del 12 e 13 giugno. In Veneto e Friuli-Venezia Giulia la partecipazione ha raggiunto il 58-59%, mentre in provincia di Trento si è attestata intorno al 63%. La percentuale di "sì" ha superato dovunque il 90%: una bocciatura di 4 leggi del governo che è suonata anche come una forte critica all'azione dell'esecutivo.

Questa crisi di consenso la possiamo rintracciare anche nei giudizi della popolazione. Meno di un nordestino su tre (29%) dà al governo un voto pari o superiore a 6, mentre nel settembre scorso era il 45% ad esprimere una valutazione simile. Un calo di oltre 15 punti percentuali che trasmette la distanza che si è creata tra governo e nordestini. Sostanzialmente stabili, invece, appaiono i giudizi sulle opposizioni, che non sembrano riuscire ad intercettare il malcontento dell'elettorato di centrodestra.

La crisi di consenso del governo, però, appare strettamente legata alla crisi di popolarità del Premier. Oggi, infatti, Berlusconi conta sulla fiducia (molta o abbastanza) di un nordestino su quattro, mentre nel 2009 era il 44% a provare gli stessi sentimenti. Il calo, in questo caso, è di quasi 20 punti percentuali. Constatato che gli elettori dei partiti di opposizione sono scontenti del governo in carica e tendono a non fidarsi del Premier, indicazioni interessanti (e divergenti) provengono dai simpatizzanti dei due partiti governativi. Gli elettori del Pdl, infatti, sono piuttosto soddisfatti dell'esecutivo (83%) e mostrano una quota di fiducia molto alta nel Presidente del Consiglio (87%). Maggiori perplessità, invece, sono rilevabili tra i simpatizzanti della Lega. Poco più di un elettore leghista su due (51%) assegna un voto sufficiente al governo e meno di uno su due si fida del Premier. Inoltre, il gradimento di Berlusconi presso i leghisti mette in evidenza un trend negativo: dal 67% del 2009 si passa al 62% del 2010, per scendere al 48% di oggi.

E se cadesse il governo? La maggioranza dei nordestini preferirebbe tornare alle urne (54%, +12 punti percentuali rispetto a settembre 2010). Sono soprattutto gli elettori di Pd (74%) e Sel (63%) a volere nuove elezioni, ma la soglia della maggioranza assoluta è superata anche tra i simpatizzanti di Lega Nord, Fli e Idv. Scendono dal 18% all'11% quanti preferirebbero un nuovo governo di centrodestra, ipotesi privilegiata soprattutto dai sostenitori del Pdl (41%) e, in misura molto più contenuta, da quelli della Lega Nord (19%). Sempre in contrazione, dal 27% al 19%, sono quanti ipotizzano un governo di larghe intese: i favori maggiori, in questo caso, sono rintracciabili tra i sostenitori di Udc (38%), Sel (30%), Idv, Fli e Movimento 5 Stelle (26-28%).
NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 27-30 giugno 2011 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1001 persone (rifiuti/sostituzioni: 3344), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.03%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Ludovico Gardani e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Claudio Zilio ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.sondaggipoliticoelettorali.it
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