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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST BOCCIA IL GOVERNO

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
IL NORDEST BOCCIA LA MANOVRA. E "ALZA LA VOCE" CON IL GOVERNO
[di Natascia Porcellato]

Manovra confusa e Paese senza guida: sembra essere questo il giudizio del Nord Est sulla situazione dell'Italia. L'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, si occupa oggi della valutazione della popolazione dell'area sulla manovra economica del governo e sui riflessi che avrà sul federalismo. L'idea che la manovra economica sia confusa e il Paese sembri essere senza una guida raccoglie il consenso di quasi l'80% dei nordestini. Al di là della confusione, però, arriva la secca bocciatura del governo: il 73% degli intervistati, infatti, esprime un giudizio negativo sulla manovra varata dall'esecutivo. Quali gli effetti sul federalismo? Oltre un nordestino su due (54%) ritiene che sarà rallentato, il 17% prevede un'accelerazione e quasi uno su quattro non si esprime.

Nel corso dell'estate l'Italia ha visto acuirsi la crisi economica e finanziaria in cui versa da qualche anno. L'instabilità delle borse e la debolezza dei conti l'hanno resa fragile preda di investitori e speculatori. Il Presidente Napolitano, fiancheggiato da Bankitalia, sindacati e imprese, ha richiamato il governo per varare una nuova manovra economica: così è iniziato un lungo e travagliato mese di trattative e discussioni. Dopo il triste balletto dei provvedimenti comparsi e scomparsi, annunciati e smentiti, la popolazione nordestina formula un giudizio chiaro e netto su governo e manovra: bocciati.

La percezione di avere di fronte una classe politica incapace di guidare il Paese e concepire provvedimenti chiari è molto diffusa: quasi 8 nordestini su 10, infatti, sono d'accordo con l'affermazione: "La manovra economica è confusa e il Paese sembra essere senza una guida". L'insoddisfazione, quindi, appare ampia, e infatti coinvolge tutte le categorie professionali considerate. Costituiscono parziale eccezione gli imprenditori che manifestano una inquietudine consistente, intorno al 46%, ma non maggioritaria. Ampie critiche, inoltre, provengono dagli elettori dei partiti di opposizione. Rileviamo, però, come anche tra i sostenitori delle forze di governo sia palpabile un certo disagio visto che oltre 7 elettori della Lega Nord su 10 e il 54% di quelli del Pdl sono d'accordo con l'affermazione proposta.

La bocciatura, d'altra parte, è sia della guida del Paese che della manovra: i giudizi positivi verso l'azione di governo si fermano al 17%, mentre è il 73% degli intervistati ad esprimere un giudizio negativo. Rispetto all'Italia nel suo complesso, in cui le valutazioni critiche sfioravano il 69%, il Nord Est appare perfino più severo. Lo scontento è trasversale e coinvolge la maggioranza di tutte le categorie socio-professionali considerate. Dal punto di vista politico, poi, le critiche maggiori provengono dagli elettori dei partiti di opposizione, ma sembrano in imbarazzo anche quelli di Lega Nord e Pdl. Tra questi ultimi, infatti, i consensi alla manovra si fermano al 50% (e circa il 27% preferisce non rispondere), mentre tra i leghisti i giudizi negativi sfiorano il 65% e quelli positivi si attestano al 27%.

Timori diffusi sembrano riguardare anche gli effetti che questa manovra potrebbe avere sul federalismo. Al di là dell'ampia quota di non rispondenti (23%), il 54% dei nordestini prevede un forte rallentamento del progetto federale, mentre una minoranza si attende riflessi positivi (17%). Ad aspettarsi uno stop al federalismo sono soprattutto gli elettori di opposizione, ma anche tra quelli della Lega Nord sembrano prevalere i timori di rallentamento (50%) sulla speranza di velocizzarlo (30%). Meno pessimisti i simpatizzanti del Pdl, tra cui la previsione di una accelerazione (42%) supera la quota di quanti temono un frenata (36%).
NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 5-7 settembre 2011 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1006 persone (rifiuti/sostituzioni: 2410), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,08%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Ludovico Gardani e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Mauro Vullo ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it.
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