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OSSERVATORIO SUL NORD EST - INTERNET: A NORD EST UNO SU TRE ANCORA NON È CONNESSO

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
MAI PIÙ SENZA LO SMARTPHONE, MA SOLO METÀ CONNESSA AL WEB
[di Natascia Porcellato]

Connessione o ossessione? L'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, indaga oggi intorno al mondo di Internet. A considerare il web un diritto è il 48% degli intervistati, mentre il 45% lo giudica uno strumento non fondamentale. D'altra parte, la sua diffusione ha visto negli ultimi 15 anni una crescita vertiginosa: gli internauti quotidiani sono saliti dal 4% del 2000 all'attuale 43%, mentre quanti non navigano sono crollati dall'83% al 35%. A facilitare la diffusione della connessione ha contribuito, negli ultimi anni, l'introduzione di smartphone e tablet: ne possiede uno il 42% dei nordestini.
Oggi Apple presenterà il nuovo iPhone6, sette anni dopo il primo modello: era il 2007, infatti, quando il mondo guardava stupito la prima versione dello smartphone immaginato da Steve Jobs. Non tutti l'avevano compreso subito, ma si è trattato di un momento rivoluzionario. Dopo la casa di Cupertino, infatti, si sono mosse tutte le principali aziende operanti nel settore della telefonia. Attualmente, gli smartphone sono di marche e modelli diversi, ma la grande divisione rimane quella tra iPhone (di Apple) e Galaxy (di Samsung): quasi due comunità, dato che questi strumenti hanno totalmente cambiato il modo di vivere la Rete, la socialità e la vita quotidiana, dividendo la popolazione.
Da una parte, c'è chi giudica Internet un diritto: il 48%, la maggioranza relativa, è su questa posizione. Dall'altra parte, il 45% che giudica il web uno strumento non fondamentale.

L'altra ripartizione, poi, è quella tra gli utilizzatori. Negli anni, infatti, abbiamo assistito all'incremento netto dei connessi quotidiani ai danni dei non connessi. Se i non internauti erano l'83% nel 2000, oggi si riducono al 35%. Quanti invece navigano tutti i giorni sono saliti dal 4% al 43% in 14 anni.
Ulteriore motivo di divisione è poi il possesso o meno di smartphone e tablet: oggi, è il 42% degli intervistati a dichiarare di possederne uno. La quota sale all'86% tra gli under-25 e al 78% tra le persone tra i 25 e i 34 anni, mentre -distinguo aggiuntivo- tra gli over-65 crolla all'8%. Quanto profondamente sono entrati nella vita dei consumatori smartphone e tablet? Tra i possessori, quasi 3 su 10 dichiarano che non potrebbero più avere un telefono normale e 2 su 10 controllano subito la presenza di segnale nei posti nuovi e non sospendono le attività on-line quando sono in compagnia degli amici, continuando a chattare, controllare social network e mail. Questi atteggiamenti appaiono enfatizzati tra i giovani: se consideriamo gli under-25, infatti, vediamo che sale al 41% la quota di coloro che non possono più vivere senza smartphone; quasi uno su tre (32%) controlla la Rete quando cambia luogo e il 27% non sospende le chiacchiere on-line in favore di quelle off-line.

La divisione generazionale che abbiamo appena osservato possiamo ritrovarla anche in altri comportamenti o atteggiamenti. Tra gli under-25, il 64% giudica Internet un diritto, l'85% lo usa tutti i giorni. Se consideriamo i giovani tra i 25 e i 34 anni, poi, il 67% ritiene Internet un diritto, il 74% si connette quotidianamente. Anche tra le persone tra i 35 e i 44 anni le percentuali di chi considera Internet un diritto (53%) e si connette tutti i giorni (54%) si mantengono sopra la soglia della maggioranza assoluta, mentre nelle fasce più adulte o anziane questa non viene più raggiunta. In particolare, se guardiamo agli over-65, vediamo che una quota minoritaria (29%) giudica Internet un diritto, solo uno su dieci si connette quotidianamente.

NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 30 giugno-2 luglio 2014 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1019 persone (rifiuti/sostituzioni: 5266), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.07%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Irene Sguotti ha svolto la supervisione dell'indagine CATI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it.

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