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OSSERVATORIO SUL NORD EST - LE PROFESSIONI PIÙ AMBITE NEL NORD EST

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
MEDICO, ARTIGIANO, INSEGNANTE, LE TRE PROFESSIONI PIÙ AMBITE
[di Natascia Porcellato]

Quali sono le professioni più prestigiose? L'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, si occupa oggi dell'ammirazione che la popolazione riserva ai diversi lavori. Lo status che riscuote i giudizi più alti (compresi tra 8 e 10) è quello del medico (84%), seguito dall'artigiano (71%) e dall'insegnante (65%). Di un soffio fuori dal podio troviamo la figura del cuoco (62%), che precede l'imprenditore (59%) e il giudice o magistrato (52%). Con percentuali di stima comprese tra il 40 e il 50%, poi, troviamo dirigenti d'impresa, commercianti, sindaci, avvocati e giornalisti. Nella fascia immediatamente successiva, in cui la quota di prestigio si colloca tra il 30 e il 40%, si collocano tassisti, commercialisti e dirigenti della pubblica amministrazione. Chiudono la classifica i politici: questi vengono visti con ammirazione dal 17% degli intervistati.

All'interno del prestigio delle professioni si incrociano diverse dimensioni, come emerge anche dai dati presentati. C'è la tradizione, rappresentata da lavori secolarmente centrali nelle società, come i medici. C'è l'influenza della televisione, con gli chef che superano giudici e avvocati. C'è anche la critica verso la politica, che pone i politici in coda a tutti, ma "salva" i sindaci e, di riflesso, i Comuni, ultimo presidio istituzionale che continua a godere di una quota consistente di fiducia e prestigio. C'è anche l'identità territoriale, con gli artigiani a superare gli imprenditori nell'apprezzamento della popolazione nordestina.

Il confronto con l'Italia appare, in questo senso, molto interessante. Seppur limitato, in quanto non tutte le professioni sono comparabili tra le due rilevazioni, l'accostamento rivela le peculiarità dei lavori più stimati in Veneto, Friuli-Venezia Giulia e in provincia di Trento. Tra queste, ritroviamo i medici, gli imprenditori e i commercianti. Un sentimento sostanzialmente simile tra Nord Est e Italia, invece, è osservabile per chef, avvocati, dirigenti della pubblica amministrazione e politici. A godere di maggior stima in Italia e meno consenso nel Nord Est, invece, sono dirigenti d'impresa, giornalisti e giudici o magistrati. Il Nord Est, dunque, guarda con maggior favore alle professioni autonome, mentre vengono considerate meno prestigiose quelle legate alla pubblica amministrazione o al lavoro dipendente.

Come si pongono rispetto a questo tema le nuove generazioni? Perché il giudizio che i giovani riservano al mondo del lavoro può aiutare a disegnare i desideri e le aspirazioni attuali e intravvedere come può essere il futuro del territorio. Il confronto tra la totalità degli intervistati e quanti invece hanno tra i 15 e i 24 anni racconta di due mondi diversi. Due mondi in cui, in linea generale, i giovani mostrano un'ammirazione diffusa per le professioni, che vedono giudizi positivi più ampi. Anche le due graduatorie riservano delle sorprese. Se i medici sono in testa alle preferenze di entrambi, gli artigiani, che presidiano la seconda posizione della popolazione generale, sono solo al 9 posto tra gli under-25. I giovani, infatti, sembrano preferire loro molti lavori. Dirigenti d'impresa, giudici, imprenditori, avvocati, insegnanti, sindaci e giornalisti precedono in prestigio il lavoro artigiano, mettendo in discussione il futuro di uno dei fondamenti più solidi e duraturi dell'identità dell'area. Gli under-25, però, appaiono anche meno sensibili all'influenza della televisione: gli chef, infatti, si trovano in coda alle preferenze, al pari con i politici, che però non chiudono la graduatoria. L'ultimo posto, in questo caso, è dei tassisti.

NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 14-16 ottobre 2014 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1024 persone (rifiuti/sostituzioni: 6498), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.06%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Irene Sguotti ha svolto la supervisione dell'indagine CATI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it.

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