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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST HA FIDUCIA IN PAPA FRANCESCO

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
PAPA FRANCESCO CONQUISTA LA FIDUCIA DEL NORD EST
[di Natascia Porcellato]

Francesco è l'uomo di tutti: a due anni dalla sua elezione, non accenna a mutare la (quasi totale) fiducia di cui il Papa gode presso la popolazione del Nord Est. Secondo i dati elaborati da Demos per Il Gazzettino e pubblicati oggi all'interno dell'Osservatorio sul Nord Est, il 93% dei rispondenti ha dichiarato di provare molta o abbastanza fiducia in Papa Francesco. Più di Ratzinger, che ha vissuto un pontificato difficile e sempre meno compreso dai fedeli in cui, alla fine, riponeva fiducia il 56% dei nordestini. Ma più anche di Giovanni Paolo II, figura amatissima, che nel 2000 raggiungeva l'82%.

L'annuncio del Giubileo Straordinario fatto qualche settimana fa è solo l'ultimo dei progetti papali che lasciano senza parole. L'iniziativa, infatti, ha spiazzato tutti: era dal 1983, anno in cui Giovanni Paolo II prese la stessa iniziativa per ricordare i 1950 anni dalla redenzione di Cristo, che non accadeva. L'8 dicembre prossimo, dunque, inizierà l'Anno Santo voluto da Papa Bergoglio: sarà dedicato alla Misericordia e si concluderà il 16 novembre del 2016. Sarà un anno importante, sia per i credenti che per i laici, dato che il tema -la compassione per la miseria altrui- accomuna le sensibilità al di là della fede.

D'altra parte, il Papa venuto "dalla fine del mondo" gode già di un consenso quasi unanime in Veneto, Friuli-Venezia Giulia e nella provincia autonoma di Trento. Dopo il grande affetto cha ha circondato Giovanni Paolo II (82% nel 2000) e la crescente distanza che si è venuta a creare con Benedetto XVI (che scende dal 73% del 2005 al 56% del 2012), Francesco sembra, almeno fin'ora, costruire un percorso a sé, immune dal passare del tempo, e continua a godere della fiducia di oltre 9 nordestini su 10. Questo risultato è, ovviamente, frutto di una trasversalità molto marcata: Papa Bergoglio fa saltare distinzioni e diversità, riunendo tutti intorno a sé e alla sua figura.

Vengono eliminate, per esempio, le differenze anagrafiche. La fiducia nel pontefice raggiunge l'88% tra gli under-35, sale al 91-96% tra le persone adulte (35-64 anni) e si attesta intorno al 95% tra gli anziani con oltre 65 anni.
Scompaiono (o quasi) anche le differenze legate alla formazione scolastica: intorno a Francesco ritroviamo sia quanti hanno un basso livello di istruzione (97%), sia le persone in possesso della licenza media (94%), sia quanti hanno conseguito un diploma o una laurea (90%).

Anche guardando alla religiosità possiamo apprezzare il consenso diffuso di cui gode Bergoglio. Se appare lineare che il 99% di quanti frequentano assiduamente la messa e il 94% di chi invece si reca più saltuariamente in Chiesa rimpongano la propria fiducia nel Vescovo di Roma, meno ovvio è che il gradimento per il Papa coinvolga anche 3 non credenti su 4.

Infine, consideriamo la politica. Intorno al pontefice ritroviamo sia chi vota per il Pd (97%) che chi sostiene Forza Italia (96%). Il consenso, inoltre, rimane (quasi) unanime sia tra chi è vicino alla Lega Nord (95%) che tra quanti scelgono il Movimento 5 Stelle (94%). Tra i sostenitori di Sinistra Ecologia e Libertà (partito di sinistra radicale spesso su posizioni critiche rispetto alla religione) e chi si rivolge ai partiti minori, poi, la fiducia nel Papa si ferma all'87%, e rimane intorno a quella soglia (88%) anche tra le persone politicamente incerte o reticenti. Quasi un "miracolo" di Francesco: rendere inconsistenti le differenze politiche del Nord Est.

NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 2-4 marzo 2015 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1006 persone (rifiuti/sostituzioni: 6573), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.09%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione dell'indagine CATI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it.

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