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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NEL NORD EST L'EMERGENZA È SEMPRE LA DISOCCUPAZIONE

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
INCUBO DISOCCUPAZIONE, PER IL NORD EST È L'EMERGENZA
[di Natascia Porcellato]

Ripartire dal lavoro: è questo il grido che si leva da Veneto, Friuli-Venezia Giulia e dalla provincia di Trento. Secondo i dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, il tema da cui partire per crescere è, senza alcun dubbio, la lotta alla disoccupazione (49%). A seguire, molto distanziate, troviamo le tasse (13%), la qualità dei servizi socio-sanitari (11%), criminalità comune (10%). Questi quattro temi considerati complessivamente raccolgono oltre l'80% delle scelte, lasciando indietro il costo della vita (6%), l'immigrazione (5%), il deterioramento ambientale (4%) e la viabilità (2%).
Solo di recente sono stati approvati dal Consiglio dei Ministri gli ultimi decreti che completano la Riforma del Lavoro voluta dal Governo Renzi. Conseguentemente, ci vorrà tempo prima che questa dispieghi pienamente i suoi esiti. La speranza è che contribuisca a riassorbire più rapidamente possibile l'emorragia di posti persi in questi 7 anni di crisi. Secondo le elaborazioni della Cgia di Mestre (agosto 2015), alcuni spiragli di luce già si intravvedono e provengono soprattutto dalle piccole e piccolissime imprese che costituiscono l'ossatura portante del sistema socio-economico dell'area e del Paese.

In attesa di vedere gli effetti del Job Act, dunque, la domanda che sale, forte e chiara, dal Nord Est è sempre la stessa: combattere la disoccupazione. È questo il primo problema indicato dal 49% dei rispondenti. Il dato è sostanzialmente stabile rispetto all'anno scorso, mentre è ancora impressionante la distanza che possiamo rintracciare guardando agli anni pre-crisi, in cui la mancanza di lavoro oscillava tra il 10 e il 12%. La preoccupazione derivante dalla disoccupazione investe la maggioranza -relativa o assoluta- di tutti i settori sociali coinvolti, in modo trasversale. Tuttavia, tende ad essere maggiormente presente tra le persone adulte (45-54 anni, 54%) e anziane (56%), tra gli operai (57%) e i pensionati (56%). Politicamente, infine, sono gli elettori della Lega Nord quelli che appaiono più focalizzati sul tema (53%).

Al secondo posto, troviamo le tasse, indicate dal 13% dei rispondenti. In questo caso, possiamo osservare una certa oscillazione nel tempo che però non le ha portate oltre questo risultato. L'enfasi sul peso fiscale viene messo soprattutto dagli under-25 (17%), da imprenditori (26%), disoccupati (24%) e liberi professionisti (19%). Dal punto di vista politico, invece, sono i sostenitori di Lega Nord (17%) e Movimento 5 Stelle (26%) a sottolineare la necessità di intervenire sulla tassazione.

Il terzo problema indicato, poi, è la qualità dei servizi socio-sanitari (11%). In questo caso, il trend è di calo dell'attenzione nel corso del tempo (-8 punti percentuali rispetto al 2003). Le categorie che maggiormente si concentrano sull'assistenza sono gli adulti tra i 45 e i 64 anni (15-18%), i tecnici e gli operai (14-15%) e le casalinghe (17%), oltre che quanti guardano ai partiti minori (21%) per il loro voto.

Infine, consideriamo la criminalità comune: in questo caso il trend evidenzia una prima discesa costante dell'allarme sociale (dal 17% del 2003 al 5% del 2014). Oggi, invece, è indicata dal 10% dei nordestini: potrebbe quindi profilarsi una ripresa della tensione. Ad essere maggiormente sensibili sull'argomento sono le persone di età centrale (35-44 anni, 14%) e le casalinghe (15%). Dal punto di vista politico, invece, sono gli elettori di Forza Italia (28%) ad indicare con maggior frequenza come prioritaria la lotta alla criminalità comune.

NOTA INFORMATIVA
L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 6-8 luglio 2015 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1015 persone (rifiuti/sostituzioni: 8794), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.08%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione dell'indagine CATI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it.

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