demos & PI
contatti area riservata
RAPPORTO GLI ITALIANI E LO STATO OSSERVATORIO CAPITALE SOCIALE IL MONDO A NORDEST MONITOR ITALIA LE INDAGINI EUROPEE
ULTIME EDIZIONI OSSERVATORIO SUL NORDEST
I limiti di velocità - l'opinione del Nord Est
(17 aprile 2024)
vedi »
Il Governo giudicato dal Nord Est
(10 aprile 2024)
vedi »
L'immigrazione è una risorsa per l'economia?
(3 aprile 2024)
vedi »
ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULLA SOCIETÀ VICENTINA
X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza
(21 luglio 2011 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULL'ALTO VICENTINO
Rapporto 2005
(giugno 2005 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2004
(gennaio 2004 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2002
(giugno 2002 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI IL CIVISMO NEL NORDEST
Rapporto 2007
(gennaio 2007 - file pdf)
vedi »
Rapporto 2005
(gennaio 2005 - file pdf)
vedi »
ULTIME EDIZIONI ALTRE RICERCHE
Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto
(15 maggio 2015)
vedi »
Il Veneto e la lega
(9 marzo 2015)
vedi »
I veneti e l'informazione
(18 dicembre 2009)
vedi »
OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST E IL RISPARMIO DIFFICILE

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
TIRARE AVANTI, IL TRAGUARDO PER SEI FAMIGLIE SU DIECI
[di Natascia Porcellato]

«Se aggiungi poco al poco, ma lo farai di frequente, presto il poco diventerà molto», sosteneva Esiodo. E forse è proprio da questo "poco, ma di frequente" che ripartiranno i cittadini di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. L'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos per Il Gazzettino, indaga oggi intorno alla propensione al risparmio dell'area. Nell'ultimo anno, la maggioranza relativa (58%) dichiara di aver solo tirato avanti, limitandosi a non spendere più di quanto guadagna. Il 17%, invece, ha messo da parte dei soldi, ma una quota analoga è stata costretta ad utilizzare quanto accantonato in precedenza. La situazione più critica, che riguarda chi ha dovuto prendere soldi in prestito (4%) o coloro che hanno speso sia l'accantonato che quello derivante da prestiti (4%), riguarda complessivamente l'8% dei rispondenti.

Sia sotto forma di depositi custoditi in banca, sia nella forma della casa e dell'investimento immobiliare, una delle grandi virtù del Paese è stata, per molto tempo, la propensione ad accantonare cautelativamente una parte dei propri guadagni in vista di periodi difficili. Questi sette anni sono stati una prova difficile per molte famiglie che improvvisamente si sono trovate a dover intaccare le riserve messe da parte con costanza e sacrificio. Oggi che la crisi sembra allentare la propria morsa, possiamo intravvedere in questo settore dei mutamenti?

Guardando a come è cambiata nel tempo la propensione al risparmio, osserviamo un leggero aumento di quanti hanno messo da parte dei soldi (17%, +2 punti percentuali rispetto al 2012), anche se non raggiunge ancora ai livelli pre-crisi (21% nel 2004). Ad essere cresciuti in modo significativo, invece, sono coloro che hanno solo tirato avanti (58%, livello più alto dal 2004). In netto calo, però, sembrano essere coloro che sono stati costretti a prendere dei soldi in prestito: oggi sono il 17%, ma rispetto al 2012 la contrazione è di 9 punti percentuali. Sostanzialmente stabile, invece, è la quota di coloro che hanno dovuto prendere dei soldi in prestito o che hanno utilizzato sia quelli risparmiati in passato che quelli derivanti da prestiti.

Come si caratterizzano dal punto di vista sociale i diversi comportamenti? La maggioranza relativa, come già osservato, ha solo tirato avanti, ma la quota tende a crescere tra adulti (55-64 anni, 63%), anziani (70%) e quanti sono in possesso di un basso livello di istruzione (76%). Se consideriamo la professione, vediamo come questo comportamento tenda a farsi più importante tra casalinghe (62%) e pensionati (68%).

Osservando coloro che hanno messo da parte dei soldi nell'ultimo anno, invece, vediamo una presenza superiore alla media di giovani e persone di età centrale: ha accantonato denaro il 32% degli under-25, il 24% di quanti hanno tra i 25 e i 34 anni e il 21% delle persone tra i 35 e i 44 anni. Considerando l'istruzione, poi, vediamo che è tra coloro che sono in possesso di una laurea o un diploma che tale propensione tende a crescere (22%). Professionalmente, invece, rileviamo una presenza superiore alla media di operai (22%), studenti (29%) e liberi professionisti (31%).

Vediamo, infine, chi ha passato un anno più problematico. Quanti hanno dovuto intaccare le riserve accantonate nel tempo sono in prevalenza adulti tra i 45 e i 54 anni (20%) e studenti (23%). La situazione più difficile, che vede sia la richiesta di denaro in prestito che il consumo di prestiti e risparmi, tende ad essere più frequente tra le persone di età centrale e chi ha conseguito la licenza media (entrambi 11%), tra i disoccupati (17%) e gli imprenditori (18%).

NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 5-9 ottobre 2015 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1533 persone (rifiuti/sostituzioni: 11659), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 2.5%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione dell'indagine CATI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it.

home  |  obiettivi  |  organizzazione  |  approfondimenti  |  rete demos & PI  |  partner  |  privacy step srl  ::  p. iva 02340540240