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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST PERDE INTERESSE VERSO IL CALCIO

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
CALCIO, IL PALLONE SI È SGONFIATO, OTTO SU 10 NON CI CREDONO PIÙ
[di Natascia Porcellato

Tra anticipi per le coppe e sospensioni per la Nazionale, il campionato di calcio 2015/2016 continua la sua corsa verso l'assegnazione dello scudetto. L'Osservatorio sul Nord Est di oggi indaga intorno ad uno tra i fenomeni sociali più importanti del nostro tempo: il tifo calcistico. Secondo le analisi di Demos per Il Gazzettino, il 36% dei nordestini segue il calcio e la squadra più amata è la Juventus (34%), seguita da Milan (24%) e Inter (18%). L'affetto per un team spesso si accompagna con l'antipatia per un altro: è il 41% dei tifosi a riconoscersi in questa condizione. La squadra che attira più insofferenze è la Juve (53%), seguita dall'Inter (23%) e dal Milan (9%). Stretto tra tifosi e detrattori, il gioco del calcio viene ancora considerato credibile dall'opinione pubblica? Per l'85% dei nordestini non lo è più: ci sono ormai troppi interessi sotto. Una visione più positiva, che sostiene la sincerità del calcio come sport in cui vince il migliore, è nettamente minoritaria: è sostenuta dal 24% dei nordestini.

Archiviata la 26° giornata di campionato con il posticipo Napoli-Milan di ieri sera, mancano ancora 12 giornate da giocare e poi anche questo scudetto potrà essere assegnato. Guardando alla classifica, appare difficile fare previsioni: i numerosi turni da giocare, uniti alle competizioni europee ed internazionali in cui sono impegnate alcune formazioni, fanno pensare che l'attuale lotta tra Napoli e Juventus non sarà una questione che si chiarirà a breve. Insomma, in attesa del 10 giugno -data del fischio d'inizio del Campionato Europeo che si terrà in Francia- tifosi e appassionati non si dovrebbero annoiare.

Ma quanti sono i tifosi oggi? Poco più di un nordestino su tre: è il 36% degli intervistati a dichiarare di essere supporter di una squadra di calcio. Rispetto al 2011, il dato appare sostanzialmente stabile, seppur in calo. Infatti, se allunghiamo la serie e guardiamo al 2006, quando i tifosi erano il 41%, o al 2001, anno in cui la passione per il calcio raggiungeva il 45%, la tendenza alla diminuzione è chiara.

Qual è la squadra più amata? Juventus prima di tutti: è nella Vecchia Signora che il 34% dei tifosi di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento concentra affetto e speranza. Seguono, piuttosto distanti, il Milan, amato dal 24% degli appassionati di calcio, e l'Inter, a cui guarda il 18% dei nordestini. A seguire, troviamo l'Hellas Verona (7%) e l'Udinese (5%, ma il sostegno alla formazione di Stefano Colantuono sale al 31% tra i tifosi del Friuli-Venezia Giulia).

A fianco dell'affetto per la propria squadra, si accompagna spesso un'antipatia per un'altra compagine. Oggi, è il 41% a dichiarare di essere in questa condizione, e la quota appare in calo di 6 punti percentuali rispetto al 2011. La squadra che attira le maggiori avversioni è la Juventus (53%), seguita da Inter (23%), Napoli (10%) e Milan (9%). Come si compongono le antipatie dei tifosi delle squadre? I sostenitori della Juventus concentrano le proprie ostilità sull'Inter e il Napoli. I tifosi di Inter e Milan, invece, non hanno dubbi: l'avversione è largamente, (quasi) unanimemente rivolta alla Juventus.

Com'è concepito il calcio oggi? L'85% degli intervistati pensa che questo non sia più uno sport credibile perché ci sono troppi interessi sotto: colpisce che questa visione "cinica" del calcio appartenga anche all'81% dei tifosi. A pensare che questo sia ancora uno sport vero, in cui vince il migliore, invece, è il 24% dei nordestini, e anche tra i tifosi la quota non supera la soglia del 32%.

NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 8-10 febbraio 2016 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1010 persone (rifiuti/sostituzioni: 10172), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.08%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione dell'indagine CATI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it.

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