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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST E L'ALCOL: SE NE BEVE SEMPRE MENO

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
IL NORD EST RIEMPIE IL BICCHIERE, MA UNO SU TRE NON BEVE ALCOL
[di Natascia Porcellato]

Nella settimana in cui prenderà il via la 50° edizione del Vinitaly, l'Osservatorio sul Nord Est si concentra sul consumo di alcol nell'area. Secondo i dati elaborati da Demos per Il Gazzettino, il 16% dei nordestini beve alcol abitualmente, mentre il 26% lo fa frequentemente. Una quota analoga, poi, si concede un bicchierino occasionale ed è il 31% a non consumare alcol. In testa alle preferenze resta il vino (64%), che precede sia la birra (27%) che i superalcolici (5%). L'apprezzamento per il vino si concretizza anche nell'acquisto di bottiglie: un'abitudine consolidata per il 56% degli intervistati. La scelta si basa sul tipo di vino (43%) oppure si prediligono etichette note (23%). Per l'acquisto, il 61% preferisce andare direttamente dal produttore, mentre gli acquisti al supermercato (28%) o in enoteca (10%) appaiono meno popolari.

Il vino è uno dei prodotti per cui il Nord Est è noto nel mondo. Prosecco e Amarone, Picolit e Raboso, Cabernet e Nosiola: questi sono solo alcuni dei vini più noti che sono caratteristici di quest'area. Difficile trovare un altro posto che possa vantare la stessa ricchezza e qualità di prodotto. Per questo, il Salone Internazionale del Vino e dei Distillati di Verona è una manifestazione di riferimento nazionale ed internazionale: in poche altre terre è tanto importante il vino.

La passione per il vino, d'altra parte, inizia proprio da un rapporto solido e di vecchia data con l'alcol. I nordestini che non bevono alcolici, infatti, sono una minoranza (31%) del tutto stabile rispetto a quella rilevata nel 2007. Anche chi consuma vino, birra o superalcolici quotidianamente appare una minoranza (16%), ma in questo caso la diminuzione dal 2007 ad oggi è piuttosto netta (-6 punti percentuali). Sostanzialmente equivalenti appaiono le quote di popolazione che consumano alcol frequentemente o occasionalmente (entrambe 26%), ma mentre la tendenza per chi beve alcol qualche volta alla settimana è di diminuzione (-4 punti percentuali), tende a cresce la popolazione che consuma alcolici più raramente (+7 punti percentuali).

Cosa si beve di più? Il vino è sempre il re delle preferenze: indicato dal 64% di coloro che consumano alcolici, recupera oggi 7 punti percentuali e si riporta ai valori rilevati nel 2007. La birra, invece, è scelta dal 27% degli intervistati mentre i superalcolici si confermano una bevanda di nicchia (5%).

La passione per il vino come si impara? Probabilmente già in casa: l'acquisto di bottiglie di vino, infatti, appare piuttosto frequente. Il 56% dei nordestini le compra abitualmente e la quota appare in aumento di circa 4 punti percentuali rispetto al 2015. Il criterio più seguito per la scelta dell'acquisto da fare si basa sul tipo di vitigno (43%), seguito dalla notorietà delle etichette (23%) o dai consigli di amici e conoscenti (12%). Il venditore, invece, è ascoltato solo dall'8% degli acquirenti, così come marginale appare l'influenza del prezzo (7%).
Dove si acquistano più frequentemente le bottiglie? Dal produttore, innanzitutto (61%), e si rivolgono alle cantine soprattutto adulti (55-64 anni), imprenditori, operai e pensionati. Poco più di un acquirente su quattro va al supermercato (28%), ma in questo caso sono persone tra i 45 e i 54 anni, casalinghe e disoccupati a utilizzare questo canali di acquisto. Infine, è il 10% a rivolgersi alle enoteche: a farlo sono in misura maggiore giovani under-25, liberi professioni e studenti.

NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 8-10 febbraio 2016 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1010 persone (rifiuti/sostituzioni: 10172), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.08%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione dell'indagine CATI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it.

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