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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NORD EST: ANCHE QUEST'ANNO POCHI ANDRANNO IN VACANZA

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
NORD EST, PREVALGONO LE VACANZE "CASALINGHE"
[di Natascia Porcellato]

C'è chi parte e c'è (soprattutto) chi resta: le decisioni in merito alle prossime vacanze estive sono ormai prese. Secondo i dati raccolti da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino, la maggioranza dei nordestini (55%) quest'anno passerà le proprie vacanze estive a casa mentre il 41% dei nordestini ha le valigie ormai pronte. Molto limitata (4%) la quota di chi non ha ancora deciso cosa fare. Chi non partirà, lo fa soprattutto per ragioni economiche (53%) e passerà le sue serate estive semplicemente restando a casa (30%) o andando a sagre e feste popolari (23%).

L'estate 2016 è ormai nel suo pieno e anche nel Nord Est si stanno facendo i grandi preparativi per le ormai prossime partenze di luglio e agosto. Per chi resta, però, il programma è -come da tradizione- molto ricco e vario. C'è il "Mittelfest" di Cividale del Friuli, giunto alla 25° edizione, che ha preso il via proprio lo scorso fine settimana. È già partito il 36° OperaEstate Festival Veneto, che chiuderà a settembre avendo realizzato oltre 200 eventi di danza, teatro, musica e cinema tra Bassano del Grappa e altri 34 Comuni della Pedemontana (arrivando anche in Trentino e Friuli). Già iniziato anche il Festival "I Suoni delle Dolomiti", che riunisce musica e panorami mozzafiato (22° edizione). Imminente, invece, è l'inizio a Treviso del Festival musicale "Suoni di Marca", arrivato a tagliare il traguardo della 26° edizione. Queste sono solo alcune delle proposte che mirano sia ad attirare turisti sul territorio che ad offrire un'alterativa di qualità a chi in estate non potrà muoversi.

E non sono pochi: il 41% dei nordestini ha dichiarato che andrà in vacanza quest'estate, ma la maggioranza assoluta (55%) ha già deciso che quest'anno non partirà. Guardando al recente passato, assistiamo a una diminuzione dei "casalinghi estivi" (rispetto al 2015, -4 punti percentuali; guardando al 2014, -7 punti percentuali). Sembra ancora lontano però quanto osservato nella seconda parte degli anni 2000, quando la quota tendeva stare sotto la soglia del 50%.
Chi resta? Sono soprattutto adulti (63%) o anziani con oltre 65 anni di età (76%) a dichiarare che non si muoveranno di casa. Se guardiamo al livello di istruzione, osserviamo una maggiore presenza di persone con un basso titolo di studio (82%). Consideriamo, poi, la categoria socio-professionale: sono soprattutto pensionati (74%), oltre a casalinghe e disoccupati (69%) ad essere costretti a passare a casa tutta l'estate. Tuttavia, rileviamo come anche la maggioranza dei liberi professionisti e degli operai (entrambi 55%) abbiamo preso la stessa decisione. La quota di chi resta a casa, pur mantenendosi su livelli tutt'altro che trascurabili, tende ad abbassarsi tra imprenditori (46%), studenti (35%) e soprattutto impiegati (28%).

Chi non andrà in vacanza ha preso questa decisione soprattutto perché ha problemi di natura economica (53%): rispetto al 2005, l'aumento è di 10 punti percentuali. Come preferiscono passare le serate estive i vacanzieri-casalinghi? Il 30% non fa niente di speciale, mentre il 23% ama andare alle sagre. Il 15% cerca concerti musicali e l'11% sceglie di assistere ad un film delle rassegne estive. Sono soprattutto gli over-55 a stare in casa, mentre gli intervistati tra i 25 e i 55 anni mostrano una preferenza per i concerti musicali. Gli under-25, infine, hanno uno spiccato interesse per il cinema estivo (come le persone tra i 25 e i 34 anni) e le sagre (passione condivisa quanti hanno tra i 35 e i 44 anni).



NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 5-7 luglio 2016 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing) da Demetra. Il campione, di 1014 persone (rifiuti/sostituzioni: 8023), è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, in possesso di telefono fisso, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.08%). I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Mauro Vullo ha svolto la supervisione dell'indagine CATI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it.

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