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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NORD EST, IMPRESE SENZA RAPPRESENTANZA?

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
LA SOLITUDINE DELLE IMPRESE. PER IL 53% NESSUNO LE TUTELA
[di Natascia Porcellato]

La crisi che ha attraversato l'Italia dal 2008, e che non ha risparmiato neanche il Nord Est, sembra essere in parte rientrata. Secondo i dati pubblicati dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa San Paolo, il 2017 offre dei dati confortanti, con una ripresa trainata soprattutto dall'export. Rispetto al 2016, nei primi 9 mesi del 2017 i distretti del Nord Est hanno complessivamente aumentato le esportazioni del 3.4%, con il Friuli-Venezia Giulia a segnare un +6.5%, il Veneto a +3.3% e il Trentino-Alto Adige a +2%.

Gli anni difficili, dunque, sembrano essere passati, ma non sembra risolta la questione della rappresentanza delle imprese. Secondo le analisi di Demos pubblicate all'interno dell'Osservatorio sul Nord Est, nel 2012, il 27% indicava nelle associazioni di categoria le maggiori deputate a difendere gli interessi delle imprese: oggi, però, la quota si è ridotta al 18%. Nelle due rilevazioni appare stabile, invece, il ruolo dei politici locali (12-13%). In leggera crescita è l'azione riconosciuta ai partiti in tema di tutela delle imprese (dal 7% del 2012 all'attuale 10%), mentre appare dimezzata la quota di coloro che non si esprimono (dal 12 al 6%). Ad essere aumentata in maniera consistente, però, è la constatazione che le imprese, oggi, non le difende nessuno: se nel 2012 era il 42% a osservare questa solitudine, oggi la quota raggiunge il 53%.

Quali sono le idee delle professioni? Il ruolo delle associazioni di categoria nella tutela delle imprese viene riconosciuto soprattutto dagli studenti (42%), mentre quello dei politici locali dai lavoratori autonomi (32%) e disoccupati (33%). Secondo i pensionati, invece, sono in misura maggiore i partiti ad essere impegnati nella tutela delle aziende (16%). Tra gli operai convive l'idea che le aziende siano difese dai partiti (17%) con quella che non vede nessuno impegnato in questa battaglia (58%), mentre gli impiegati, vicino alla solitudine delle aziende (57%), riconoscono il ruolo delle associazioni di categoria (22%). A osservare l'abbandono delle aziende, però, sono soprattutto liberi professionisti (66%), casalinghe (72%) e tecnici (57%), oltre alla maggioranza degli stessi imprenditori (52%).

Politicamente, infine, emergono indicazioni interessante. Gli elettori di LeU individuano in associazioni di categoria (32%) e politici locali (30%) gli attori più attivi nella difesa delle imprese. I sostenitori del Pd, invece, guardano soprattutto alle associazioni di categoria (34%). Anche chi voterebbe per +Eu-Cd valuta positivamente il ruolo delle associazioni di rappresentanza (50%), ma anche dei politici locali (17%) e dei partiti (19%). Gli elettori di FI guardano soprattutto alla politica locale (39%) o all'azione dei partiti (14%), mentre quelli di FdI solo all'azione dei partiti (30%). I sostenitori del M5s, infine, sono quelli che offrono le percentuali più vicine alla media dell'area, seppur con un lieve accento sul ruolo dei politici locali (17%), mentre il 61% dei leghisti ritiene che le imprese non le difenda nessuno.


NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 30 marzo al 6 aprile aprile 2018 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI e CAWI da Demetra. Il campione, di 1066 persone (rifiuti/sostituzioni: 7999), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 15 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.00% con CAWI) ed è stato ponderato in base alle variabili socio-demografiche. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione dell'indagine CATI-CAMI-CAWI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it.

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