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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NORD EST: CRESCE LA VOGLIA DI CHIUDERE I PORTI AI MIGRANTI

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
CHIUDERE I PORTI AI MIGRANTI: MEZZO NORD EST DICE SÌ
[di Natascia Porcellato]

La richiesta di chiusura delle frontiere cresce: questa indicazione, chiara, emerge dai dati raccolti e analizzati da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino. Il 47% degli intervistati, infatti, oggi si dichiara moltissimo o molto d'accordo con l'idea che "l'Italia dovrebbe chiudere le proprie frontiere anche respingendo i profughi in mare". Rispetto all'anno scorso, quando lo stesso orientamento raggiungeva il 42%, la crescita è di 5 punti percentuali. Guardando al 2016, però, l'aumento è di 16 punti percentuali: solo 24 mesi fa, infatti, il sostegno alla chiusura delle frontiere anche attraverso i respingimenti in mare si attestava al 31%.

Mentre i telegiornali riportano le immagini della gendarmerie francese che continua a scaricare migranti alla frontiera italiana di Claviere, risuonano le dure prese di posizione del Governo per voce del Ministro degli Interni. Le tensioni tra Italia e Francia sul tema non accennano ad attenuarsi e sono ben rappresentate dalle scuse partite da Parigi e rispedite al mittente da Matteo Salvini. La questione migranti, dunque, sembra essere sempre più divisiva tra i Paesi europei e, insieme alle tensioni legate alle politiche economiche contenute nel Def appena presentato e che è costato all'Italia il declassamento da Baa2 a Baa3 da parte di Moody's, appare il nodo centrale da risolvere per delineare un futuro per l'Unione Europea.

Anche l'opinione pubblica del Nord Est sembra dividersi sempre più rispetto al tema migranti. Gli ultimi dati raccolti mostrano come l'orientamento di chi vorrebbe chiudere le frontiere anche respingendo i profughi in mare coinvolge ormai poco meno della metà degli intervistati (47%): vediamo come cambia questa quota in base ai diversi settori socio-professionali. Disoccupati (64%) e casalinghe (63%) sono i settori in cui l'adesione a questa prospettiva appare più ampia, ma anche tra gli operai (57%) il valore supera abbondantemente la maggioranza assoluta. Intorno alla media dell'area si collocano le sensibilità registrate tra lavoratori autonomi (48%) e liberi professionisti (49%), mentre meno ampio appare il favore registrato tra impiegati (38%) e pensionati (37%), anche se il valore più basso viene registrato tra gli studenti (34%).

Guardando agli orientamenti politici, invece, possiamo osservare come questa opinione riesca a polarizzare gli elettorati delle diverse forze in campo. I sostenitori del Partito Democratico (3%) e di +Europa-Centro Democratico (4%) mostrano un distacco pressoché totale dall'idea di chiudere le frontiere anche respingendo i profughi in mare. Al contrario, il sostegno a questa posizione supera nettamente la maggioranza assoluta tra quanti guardano a Forza Italia (60%) e a Fratelli d'Italia (63%). Anche gli elettori degli attuali azionisti di maggioranza, pur con intensità diverse, sono in sintonia: l'idea di respingere i profughi in mare viene apprezzata dal 76% dei sostenitori della Lega, ma anche dal 55% di quelli che guardano al Movimento 5 Stelle.


NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 3-5 settembre 2018 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI e CAWI da Demetra. Il campione, di 1016 persone (rifiuti/sostituzioni: 5850), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 15 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.10% con CAWI) ed è stato ponderato in base alle variabili socio-demografiche. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione dell'indagine CATI-CAMI-CAWI.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it.

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