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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST STRESSATO, MA LE DONNE MOLTO DI PIÙ

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
LO STESS AFFATICA UNO SU TRE; DONNE PIÙ COLPITE DEI MASCHI
[di Natascia Porcellato]

"Riposati ogni tanto: un campo che ha riposato dà un raccolto abbondante", ammoniva Ovidio duemila anni fa. L'appello del poeta romano, però, appare ancora oggi largamente inascoltato dato che la condizione di stress è piuttosto diffusa nella società. Secondo i dati raccolti da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino, quasi un rispondente su tre (31%) si dichiara frequentemente stressato in generale. Guardando ai diversi ambiti, possiamo osservare come siano lavoro e scuola i settori dove più si patisce lo stress (28%), mentre il traffico (18%) e la famiglia (13%) sembrano meno difficili da gestire.

Nel corso del tempo, sembrano essere cambiate sia l'intensità che le fonti dello stress. Nel 2007, a creare maggiori problemi era il traffico (39%), ma in questi anni la discesa è stata costante: nel 2009 la quota non andava oltre il 31%, e una ulteriore diminuzione la osserviamo nel 2011 (26%). Nel 2013, lo stress da traffico scende ancora (19%), ma 2017 e nel 2019 non osserviamo particolari oscillazioni. Più ondivago l'andamento dello stress generato dalla scuola o dal lavoro: tra il 2007 e il 2011, infatti, le percentuali oscillano intorno al 27%, mentre un certo aumento della tensione è rilevabile tra il 2013 e il 2017 (30-32%), anche se l'attuale 28% fa pensare ad un riallineamento ai valori già visti negli anni scorsi. Molto più stabile, invece, è lo stress derivante dalla famiglia: dal 2007 ad oggi, le percentuali non si sono mai discostate dal 13-15%.
Interessante, però, è vedere l'influenza del genere. In casa, sono le donne (18%) ad apparire decisamente più stressate degli uomini (7%). Anche nel lavoro il gentil sesso mostra una tensione leggermente superiore (29%) rispetto agli uomini (26%). Il traffico, invece, allinea tutti intorno al 18%.

Il valore più interessante, però, è quello relativo alla percezione generale dello stress, senza una causa specifica. In questo caso, la quota di uomini che lo dichiara è ferma al 19%, mentre tra le donne il valore è più che raddoppiato e raggiunge la (rilevante) quota del 42%. Consideriamo per questo congiuntamente la condizione socio-professionale e il genere.

Tra le lavoratrici, il 52% si sente frequentemente stressata, mentre tra i colleghi maschi la quota è dimezzata (27%). Il lavoro in casa, comunque, non aiuta a contenere il senso di pressione: tra le casalinghe, infatti, il valore raggiunge il 40%. A scuola, gli studenti mostrano un tasso di stress del 17%, ma tra le compagne di banco il valore quasi triplica (46%). Anche per i disoccupati osserviamo una netta distinzione di genere: tra le donne senza lavoro, lo stress raggiunge il 33%, mentre per gli uomini la quota è sostanzialmente dimezzata (17%). Anche chi ha già concluso il suo percorso lavorativo ed è in pensione ha reazioni diverse: tra i pensionati, lo stress si ferma al 4%, mentre è quasi una pensionata su quattro (23%) a dichiarare di sentirsi frequentemente stressata.
Riposati ogni tanto, diceva Ovidio. Ma per le donne, pare la regola non valga neanche in pensione.


NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto nei giorni 4-7 febbraio 2019 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1014 persone (rifiuti/sostituzioni: 7599), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 15 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.08% con CAWI) ed è stato ponderato in base alle variabili socio-demografiche. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it

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