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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NORD EST: SI LEGGE POCO

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
UNO SU DUE LEGGE MENO DI QUATTRO LIBRI ALL'ANNO
[di Natascia Porcellato]

Da Pordenone a Treviso, da Rovigo a Caldonazzo, da Sarmede a Trieste, da Udine a Padova: sono solo alcune delle città, più o meno grandi, che ospitano festival letterari. E che siano dedicati ad un tema specifico o di stampo più generalista, sembra proprio che il Nord Est, forte delle alleanze tra librerie e biblioteche, Comuni e associazioni, editori e scrittori, oltre che all'urbanizzazione diffusa, debba iniziare a valorizzare anche la cultura diffusa.

Ma quanto si legge in Veneto, Friuli-Venezia Giulia e in provincia di Trento? Secondo i dati analizzati da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino, il 18% non ha letto alcun libro nel corso dell'ultimo anno e il 33% ne ha avuto tra le mani da 1 a 3 (lettori minimi). Una quota sostanzialmente analoga (31%) ha letto tra i 4 e gli 11 libri (lettori medi), mentre coloro che ne hanno letto almeno uno al mese nell'ultimo anno, i lettori forti, sono il 19%.

"Un libro ben scelto ti salva da qualsiasi cosa, persino da te stesso", ha detto Daniel Pennac. E il ruolo principale, in questa scelta, secondo i nordestini, ce l'hanno proprio gli autori: il 27% infatti, acquista i libri proprio in base a chi li ha scritti, mentre il 21% segue i consigli di amici o parenti. Il 16%, poi, per scegliere, li apre e ne spizzica l'interno, legge dei piccoli brani, alla ricerca di segnali che gli confermino la bontà dell'intuizione. Il 15%, invece, raccoglie le proposte di trasmissioni radio o inserti culturali di quotidiani, mentre il 9% ascolta i suggerimenti di librai o bibliotecari. La copertina ha un'influenza decisiva per il 7% dei lettori, mentre casa editrice (3%) e prezzo (1%) non sembrano elementi utilizzati frequentemente per la scelta del libro.

"Si scrive soltanto una metà del libro, dell'altra metà si deve occupare il lettore", osservava Joseph Conrad. In quest'ottica, gli incontri con l'autore sembrano quasi assumere il significato di un incontro necessario per poter definire compiuta un'opera. Il 23% dei lettori nordestini ha dichiarato di aver preso parte almeno una volta nell'ultimo anno ad un evento di questo tipo. La partecipazione a questi nuovi riti sociali cresce soprattutto tra i giovani (32%) e le persone tra i 25 e i 44 anni (26-27%), si mantiene intorno alla media dell'area tra coloro che hanno tra i 45 e i 54 anni (20%) e scende al 19% tra gli over-55. Un altro elemento che influisce sulla fruizione di questi momenti è il livello di istruzione: chi è in possesso di una laurea o un diploma tende a partecipare in misura maggiore (28%) rispetto a chi ha la licenza media (21%) o elementare (8%). Interessante, inoltre, è la relazione con la dimensione urbana: chi vive in realtà con oltre 50mila abitanti tende a prendere parte più spesso (34%) rispetto a chi vive in realtà più piccole (18-19%). Consideriamo, infine, la relazione con la quantità di libri letti. Tra i lettori minimi, la frequentazione di momenti di incontro con gli autori è limitata al 13%, mentre tra i lettori medi e forti la percentuale sale al 29%.



NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 29 aprile e il 2 maggio 2019 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1028 persone (rifiuti/sostituzioni: 6579), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.05% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it

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