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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NORD EST: LA PRATICA RELIGIOSA SCEDE ANCORA.

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
MENO MESSA E PARROCCHIA, C'È LA RELIGIONE "FAI DA TE"
[di Natascia Porcllato]

Religione sempre più in crisi in Veneto, Friuli-Venezia Giulia e nella provincia di Trento: questa sembra essere l'indicazione che emerge dai dati analizzati da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino. Rispetto al 2004, infatti, possiamo osservare che la quota di chi definisce fondamentale la religione è diminuita dal 17 al 13%, mentre chi le assegna un posto importante è sceso dal 34 al 25%. Sostanzialmente stabili, invece, coloro che le riservano un posto abbastanza importante (25%). Ad essere aumentate, invece, sono le dimensioni che rimarcano un certo distacco: la percentuale di chi ritiene la religione poco importante nella propria vita è cresciuta di cinque punti in quindici anni, raggiungendo il 20% attuale, mentre sono raddoppiati, passando dal 9 al 18%, coloro che la considerano del tutto irrilevante.

Parallelamente, osserviamo anche una crisi di gradimento che investe le principali istituzioni religiose locali. Parrocchie e preti, infatti, nel corso del tempo hanno visto diminuire in maniera piuttosto decisa la fiducia che viene loro tributata. Nel 2003, le parrocchie raccoglievano il consenso del 60% degli intervistati: ora si fermano 18 punti percentuali prima, al 42%. I preti, invece, rispetto al 2013, perdono 6 punti percentuali: la fiducia che viene loro riservata oggi non va oltre il 33%.

La religione, dunque, perde progressivamente peso e rilevanza nella vita individuale. Al contempo, i riferimenti che tradizionalmente hanno presidiato il territorio non riescono a mantenere viva una fiducia diffusa e non raggiungono il cuore della maggioranza dei nordestini. D'altra parte, è lo stesso Istat che traccia, impietoso, il disegno di un'area sempre più lontana dagli altari: in Veneto e in provincia di Trento, nel 2001 andava a Messa tutte le settimane il 45% della popolazione di sei anni o più: oggi il valore si ferma al 25%, con una diminuzione di 20 punti percentuali. In Friuli-Venezia Giulia, il calo è relativamente meno marcato: se nel 2001 era il 28% a frequentare la Chiesa ogni settimana, oggi lo fa poco meno del 21% (-7 punti percentuali).

Quali sono le ragioni di questa disaffezione? La prima individuata dagli intervistati è la "religione fai da te" (46%), la tentazione delle persone di prendere dalla religione solo quello che vogliono, ignorando le regole o gli obblighi meno graditi. Rispetto al 2013, questo aspetto acquista rilevanza, crescendo di ben 11 punti percentuali. Ugualmente in crescita appare l'opinione che ad essere diminuito sia proprio il numero di credenti. Sei anni fa, era quasi un intervistato su quattro (24%) a indicare in questa la ragione principale delle Chiese sempre più vuote: oggi, invece, lo pensa un nordestino su tre (33%). Dimezzata, infine, la quota di intervistati che vedevano nella disaffezione alla Messa una conseguenza dello stile di vita sempre più stressante. Nel 2013, infatti, era il 35% a offrire questa spiegazione alla domanda sul calo della partecipazione alla Messa: oggi, il valore si ferma al 17%.




NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 29 aprile e il 2 maggio 2019 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1028 persone (rifiuti/sostituzioni: 6579), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.05% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it

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