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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST E L'IMPORTANZA DEGLI ANIMALI DOMESTICI

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
IL MIO CANE MI CAPISCE PIÙ DI AMICI E PARENTI
[di Natascia Porcellato]

Secondo lo scrittore Elias Canetti, "i cani hanno una sorta di invadente disponibilità dell'anima che allevia le persone che cominciano a risecchirsi". Ma cani o gatti, uccellini o tartarughe, non importa: le case dei nordestini abitate anche da animali domestici sembrano essere in rapido aumento. Guardando ai dati elaborati da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino, il 58% degli intervistati ha almeno un animale in casa: rispetto al 2013, il valore è cresciuto di 7 punti percentuali.

Il preferito resta lui, l'amico dell'uomo per eccellenza: il 37% dei possessori di animali, infatti, ha proprio un cane, ma a poca distanza seguono gli amanti dei gatti (34%). Il 15%, però, non sceglie e fa convivere nella stessa casa cani e gatti. Il 5%, poi, ha un uccellino mentre nel 10% rimanente ritroviamo le specie più disparate: dalle tartarughe ai coniglietti, dai criceti ai pesci rossi.

Rispetto a pochi anni fa, però, sembra essere profondamente mutato il rapporto tra l'uomo e gli animali. Prima, la loro presenza era legata a un ruolo preciso che dovevano svolgere nell'economia familiare: la necessità di contenere i topi giustificava la presenza dei gatti; il bisogno di sorveglianza rendeva desiderabile la presenza di un cane. Oggi, invece, la scelta di avere un animale in casa sembra avere più a che fare con un bisogno di affettività, rendendoli quindi parte integrante e fondamentale della famiglia.

Il rapporto con gli animali domestici appare tanto solido da farli prediligere (spesso o qualche volta) agli esseri umani. Infatti, il 52% si sente più compreso dal proprio animale domestico che dai familiari, ma pensando ai propri amici la stessa percezione raggiunge il 57%.

D'altra parte, una quota del tutto analoga (57%) preferisce (spesso o qualche volta) la compagnia del proprio animale a quella delle persone. Dal punto di vista del genere, sono più le donne (62%) che gli uomini (51%) a dichiarare questo tipo di propensione. Se analizziamo il fattore anagrafico, invece, emerge che sono soprattutto i giovani tra i 25 e i 34 anni (70%) a preferire la compagnia degli animali a quella dei propri simili, insieme alle persone tra i 35 e i 44 anni (63%). Intorno alla media dell'area, invece, ritroviamo gli intervistati tra i 55 e i 64 anni (58%), mentre l'atteggiamento appare un po' meno diffuso tra gli under-25 (52%), tra coloro che hanno tra i 45 e i 54 anni e tra gli anziani con oltre 65 anni (entrambi 49%). Dal punto di vista socio-professionale, infine, i più convinti che sia migliore la compagnia degli animali rispetto a quella degli umani sono gli imprenditori e i lavoratori autonomi (79%) e i disoccupati (74%), gli operai (64%) e le casalinghe (62%). I liberi professionisti, invece, non si discostano molto dal valore medio rilevato (57%). Gli studenti (52%) e i pensionati (40%), insieme a impiegati e funzionari (48%) sono i settori sociali che meno condividono l'idea che la compagnia degli animali sia preferibile a quella dei propri simili.



NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 9 e il 14 settembre 2019 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1006 persone (rifiuti/sostituzioni: 6579), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.09% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it

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