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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NORD EST: DIMINUISCE L'IMPORTANZA DELLA VITA DI COPPIA

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
MEGLIO LA VITA DI COPPIA, MA NON È FONDAMENTALE
[di Natascia Porcellato]

"Saremo felici o saremo tristi, che importa? Saremo l'uno accanto all'altra. E questo deve essere, questo è l'essenziale", diceva Gabriele D'Annunzio. Oggi, però, sembrano essere sempre meno le persone che condividono "l'essenzialità" dell'essere in coppia. Secondo i dati analizzati da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino, infatti, meno di un nordestino su due (45%) ritiene fondamentale avere una relazione stabile al giorno d'oggi: rispetto al 2009, quando la medesima opinione raggiungeva il 59%, il saldo è negativo di 14 punti percentuali. Quattro nordestini su dieci (40%), invece, giudicano questa una condizione importante, ma non fondamentale. In questo caso, la crescita, rispetto a 11 anni fa, quando il valore era fermo al 32%, è di 8 punti percentuali. Più che raddoppiata anche la quota di chi ritiene che essere in una coppia stabile non sia una condizione per avere una vita piena, che sale dal 5% rilevato nel 2009 all'attuale 11%. Sostanzialmente stabile (4%), infine, la percentuale di chi pensa sia meglio non avere nessun legame.

Giovani e anziani appaiono speculari nel giudizio sull'importanza del rapporto di coppia. Tra gli under-25, infatti, prevale nettamente la quota di chi ritiene sia importante avere un compagno o una compagna, ma non fondamentale (70%). Dall'altra parte, tra gli over-65 cresce la quota di chi giudica fondamentale avere un rapporto di coppia, superando abbondantemente la soglia della maggioranza assoluta (67%). Nelle classi d'età centrali, invece, le idee sembrano essere un po' meno chiare. Tra quanti hanno tra i 25 e i 34 anni, sono sostanzialmente equivalenti le percentuali di chi giudica fondamentale (41%) e importante (40%) avere un rapporto di coppia, ma tra di loro tende ad essere più presente anche l'idea che non sia una condizione per una vita piena (16%). Tra le persone di età centrale (35-54 anni), poi, l'idea che avere un compagno o una compagna stabile sia fondamentale (37-40%) cede il passo a quanti ritengono che sia importante, ma niente di più (44-45%). In linea con i valori medi, invece, sono quelli rilevati tra gli adulti tra i 55 e i 64 anni.

Cosa è importante in un rapporto di coppia oggi? Il dialogo è il primo fattore (37%, -3 punti percentuali rispetto al 2009), seguito da complicità (18%, in crescita di 4 punti percentuali rispetto a 11 anni fa) e comprensione (17%, sostanzialmente stabile). Condividere i problemi è l'aspetto più importante nell'avere un compagno o una compagna per il 14% dei nordestini (-4 punti percentuali guardando al 2009), mentre avere interessi in comune è la priorità per il 10% (+5 punti percentuali rispetto a 11 anni fa). Chiudono, il sesso, la passione (2%) e il romanticismo (1%): sostanzialmente stabili rispetto al 2009, non sembrano aver mutato la loro (ridotta) rilevanza.

Così, sembra che i rapporti di coppia, oggi, siano più antidoti alla solitudine che non espressione di amore. Incuranti del fatto che non c'è solitudine più grande di quella vissuta in due.



NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 13 e il 15 gennaio 2020 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1001 persone (rifiuti/sostituzioni: 5120), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.09% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it

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