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OSSERVATORIO SUL NORD EST - LA PARITÀ FRA UOMO E DONNA È ANCORA LONTANA

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
GLI UOMINI IN VANTAGGIO, PARITÀ DI GENERE LONTANA
[di Natascia Porcellato]

Non è paese per donne: viene da parafrasare il titolo del famoso film dei fratelli Cohen a guardare i dati pubblicati oggi. Secondo le analisi di Demos per l'Osservatorio sul Nord Est, l'idea che l'uguaglianza di genere sia raggiunta è sostenuta dal 35% dei nordestini, mentre la maggioranza (55%) ritiene che gli uomini continuino ad avere dei vantaggi legati al solo fatto che sono uomini. Nettamente minoritaria, invece, la quota di chi ritiene che le donne abbiano ormai più importanza degli uomini (10%).

Rispetto a cinque anni fa, gli indicatori sembrano aver cambiato decisamente segno: nel 2015, un nordestino su due riteneva che ormai l'uguaglianza fosse ormai raggiunta, mentre oggi la quota si ferma al 35%, 15 punti percentuali più in basso. Un aumento sostanzialmente equivalente, invece, è rilevabile nella componete che sottolinea come il vantaggio maschile sia ancora ben presente (dal 41 al 55%). Immutata, poi, la percentuale di chi ritiene siano le donne ormai ad avere più rilevanza.

La visione di uomini e donne, in questo caso, appare più che mai significativa. I primi, infatti, si dividono quasi equamente tra chi pensa che la parità dei sessi sia raggiunta (44%) e quanti invece ritengono che il proprio genere goda di vantaggi (42%), anche se una quota non trascurabile è convinto che il comando sia ormai femminile (14%). Tra le donne, la consapevolezza di vivere in una società largamente dominata dagli uomini appare molto ampia, arrivando a coinvolgerne quasi sette su dieci (68%). Poco più di una su quattro (26%), invece, pensa che la parità dei sessi sia realizzata e solo una quota residuale (6%) ritiene di godere di posizioni di privilegio.

Se al genere aggiungiamo l'età, possiamo trarre ulteriori indicazioni interessanti. Tra le donne, l'idea che gli uomini continuino a godere di vantaggi legati al proprio genere è nettamente maggioritaria in ogni età. Tra le ragazze con meno di 25 anni, il valore raggiunge la quasi totalità (96%) e si attesta tra il 72 e il 76% tra le donne tra i 25 e i 54 anni. Nelle adulte e nelle anziane questo orientamento scende rispettivamente al 62 e 57%, mentre in questi settori parallelamente aumenta la percentuale di quelle che ritengono raggiunta l'uguaglianza (33 e 31%).

Tra gli uomini, invece, le posizioni variano molto in relazione all'età. I più giovani ritengono ormai raggiunta la parità dei sessi (58%), e allo stesso modo si orientano coloro che hanno tra i 25 e i 34 anni (52%) e gli anziani con oltre 65 anni (46%). Nelle classi d'età più centrali, invece, tende a crescere l'idea che gli uomini godano di vantaggi legati al proprio genere: il valore infatti raggiunte il 46-47% tra coloro che hanno tra i 35 e i 54 anni e supera la maggioranza assoluta (54%) tra chi ha tra i 55 e i 64 anni.

«Ogni volta che abbiamo una possibilità di successo, spostano il traguardo!», diceva una delle protagoniste del film "Il diritto di contare". La strada verso la parità, dunque, non finisce mai: servono buone scarpe, dunque, ma anche alleati consapevoli.


NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 13 e il 15 gennaio 2020 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1001 persone (rifiuti/sostituzioni: 5120), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.09% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it

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