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OSSERVATORIO SUL NORD EST - LA FIDUCIA NEL PAPA A NORD EST RESTA ALTA SE PURE IN CALO

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
*PAPA FRANCESCO E LA CRISI DEL 7° ANNO: FIDUCIA AL 71%
[di Natascia Porcellato]

Papa Francesco si conferma come una delle figure più amate da Veneto, Friuli-Venezia Giulia e in Provincia di Trento: questa indicazione emerge in maniera piuttosto netta dai dati analizzati da Demos e pubblicati all'interno dell'Osservatorio su Nord Est del Gazzettino. Oggi, sono più di sette rispondenti su dieci (71%) a dichiarare di provare molta o abbastanza fiducia in Bergoglio.

L'affetto per il Papa "venuto dalla fine del mondo", come si era definito lui stesso orami sette anni fa, però, sembra accusare una certa difficoltà. Nel 2013, era il 93% dei nordestini a tributargli molta o abbastanza fiducia. La quota si mantiene piuttosto stabile (e superiore al 90%) fino al 2016, mentre nel 2017, quando il gradimento si ferma all'87%, sembra iniziare una lenta diminuzione dei consensi che non si fermerà più. Infatti, il valore scende all'80% nel 2018, al 75% nel 2019, e attualmente non va oltre il 71%. Dall'inizio del pontificato, il saldo per Bergoglio è negativo di 22 punti percentuali, quindi intorno ai livelli registrati dal Papa Emerito Ratzinger nel 2006, e al di sotto di quanto osservato per Giovanni Paolo II nel 2000 (82%).

In quali settori abbiamo osservato la maggiore erosione dei consensi? Consideriamo il fattore anagrafico: in linea generale, la fiducia nel Papa tende a crescere all'aumentare dell'età. Tra i più giovani, il valore si ferma al 42%, mentre supera la soglia della maggioranza assoluta tra coloro che hanno tra i 25 e i 34 anni (61%). Un valore del tutto simile (63%) è osservabile in chi ha tra i 35 e i 44 anni, mentre tra gli adulti si posiziona intorno alla media dell'area (72%). È tra coloro che hanno tra i 55 e i 64 anni (76%), e soprattutto tra gli anziani (85%), che le percentuali tendono a crescere in maniera più importante. Se guardiamo alla fiducia espressa nel 2013 dalle diverse età, però, possiamo vedere come in questi anni il gradimento non si sia solo ridotto, in generale, ma si sia anche caratterizzato, dal punto di vista generazionale. Nelle diverse età, infatti, il saldo tra la fiducia odierna e quella registrata 7 anni fa varia molto: si attesta tra -15 e -10 punti percentuali tra gli over-55; scende a -26 tra quanti hanno tra i 45 e i 54 anni; raggiunge -30 tra coloro che hanno tra i 25 e i 44 anni e si impenna a -46 tra gli under-25.

Vediamo a questo punto l'influenza della pratica religiosa. Oggi, la fiducia verso Papa Francesco si ferma al 46% tra i non praticanti; raggiunge il 77% tra coloro che vanno saltuariamente in Chiesa e sale all'87% tra chi lo fa assiduamente. Nel 2013, però, i medesimi settori mostravano un trasporto molto più ampio e trasversale verso il nuovo Vescovo di Roma: chi non andava a Messa gli tributava una fiducia pari all'81%, valore che saliva al 95-96% tra chi era praticante.
"La fiducia è la sola cura conosciuta per la paura", secondo il medico statunitense Lena Kellogg Sadler. E allora che questo Natale 2020, complicato e difficile come l'anno che si sta chiudendo, possa (ri)portarci, nonostante tutto, un po' di fiducia.


NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 4 e il 6 novembre 2020 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1001 persone (rifiuti/sostituzioni: 6203), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.10% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100.
I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Sara Garbin ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it
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