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ULTIME EDIZIONI OSSERVATORIO SUL NORDEST |
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I limiti di velocità - l'opinione del Nord Est (17 aprile 2024)
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Il Governo giudicato dal Nord Est (10 aprile 2024)
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L'immigrazione è una risorsa per l'economia? (3 aprile 2024)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULLA SOCIETÀ VICENTINA |
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X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza (21 luglio 2011 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULL'ALTO VICENTINO |
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Rapporto 2005 (giugno 2005 - file pdf)
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Rapporto 2004 (gennaio 2004 - file pdf)
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Rapporto 2002 (giugno 2002 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI IL CIVISMO NEL NORDEST |
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Rapporto 2007 (gennaio 2007 - file pdf)
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Rapporto 2005 (gennaio 2005 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI ALTRE RICERCHE |
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Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto (15 maggio 2015)
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Il Veneto e la lega (9 marzo 2015)
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I veneti e l'informazione (18 dicembre 2009)
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OSSERVATORIO SUL NORD EST - COVID, SECONDO IL NORD EST DURERÃ ANCORA A LUNGO
Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. |
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LA CRISI ECONOMICA FA PIÙ PAURA DEL CONTAGIO [di Natascia Porcellato]
Dunque: non è stata questione di qualche mese e non è andato tutto bene. Ma la domanda che si affaccia da quel 20 febbraio del 2020 è sempre la stessa: quando finirà tutto questo? Secondo i dati analizzati da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino, oggi è il 6% degli intervistati a pensare che la pandemia si chiuderà con il 2021, mentre la maggioranza (53%) sposta l'agognato traguardo a non prima dell'anno prossimo. Il 41%, però, pensa che non passerà e dovremo imparare a convivere con il Covid-19.
Se guardiamo alla serie storica, possiamo trarre indicazioni interessanti. Nel corso del 2021, è via via diminuita la quota di intervistati che lo giudicava l'anno giusto per la parola fine: dal 23% di febbraio all'attuale 6%, il segno è negativo di 17 punti percentuali. Sostanzialmente invariata, invece, appare la percentuale di chi individua nel 2022 quello utile per dichiarare vinta la guerra al virus (53-54%). Ad essere quasi raddoppiata (dal 23 al 41%), invece, è la componente dell'opinione pubblica che si dice convinta che non ci sarà fine, ma che dovremo imparare a convivere con il Covid-19.
Così, appaiono più chiare anche le ampie preoccupazioni sul rischio di un nuovo lock-down (65%), oppure di non potersi più liberare di mascherine e distanziamento sociale (59%), o ancora che nel Paese scoppino proteste violente (53%). I settori di popolazione in cui questi timori appaiono più ampi sono piuttosto precisi: questi, infatti, tendono a crescere in misura maggiore tra le donne, i giovani tra i 25 e i 34 anni o le persone di età centrale (34-44 anni). Dal punto di vista socioprofessionale, invece, questi timori appaiono piuttosto trasversali e interessano operai e impiegati, lavoratori autonomi e imprenditori, disoccupati e casalinghe.
Infatti, più che il contagio, sono gli effetti della crisi economica e sociale che derivano dal Covid a intimorire i nordestini. Oggi, è il 41% degli intervistati a dichiararsi preoccupato per il rischio di essere contagiato dal Coronavirus (-6 punti percentuali rispetto a maggio dell'anno scorso). Chi guarda con maggiore ansia all'ipotesi di ammalarsi sono le persone di età centrale (45-54 anni, 45%) e gli anziani con oltre 65 anni (53%), insieme a casalinghe (58%) e pensionati (52%). Dall'altra parte, dunque, sono aumentati coloro che mostrano ansia per le conseguenze economiche e sociali della pandemia: dal 53% di un anno e mezzo fa, la quota ora sfiora il 60%. È soprattutto tra i giovani con meno di 35 anni ad acuirsi questa preoccupazione (69-79%), ma dal punto di vista socioprofessionale ritroviamo la trasversalità osservata anche poc'anzi. Operai (73%) e impiegati (62%), imprenditori (70%) e studenti (79%), liberi professionisti (66%) e disoccupati (68%).
Così, mentre cresce l'idea che con il Covid-19 bisognerà convivere, sembra emergere l'urgenza di lavorare sulle conseguenze sociali del virus. Per questo, però, il vaccino non si fa in laboratorio, ma nelle comunità , ed è la buona politica, a tutti i livelli, a doverlo mettere a punto.
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NOTA INFORMATIVA L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 1 e il 4 settembre 2021 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1000 persone (rifiuti/sostituzioni: 2118), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,1% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più. Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it
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