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OSSERVATORIO SUL NORD EST - I RISPARMIATORI CRESCONO (DI POCO) A NORD EST

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
IL 27% METTE DA PARTE SOLDI. UNO SU 2 NON RISPARMIA NULLA
[di Natascia Porcellato]

Qual è oggi la propensione al risparmio di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia autonoma di Trento? Secondo i dati elaborati da Demos per l'Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino, il 27% dei rispondenti ha messo da parte dei soldi negli ultimi dodici mesi, mentre il 47% ha solo tirato avanti. Poco più di un nordestino su quattro (21%), invece, è stato costretto a utilizzare i soldi risparmiati in precedenza e il 5%, oltre ad aver speso le proprie riserve passate, ha anche consumato quelle derivanti da prestiti.

Secondo l'economista statunitense Keynes, le ragioni individuali che spingono al risparmio sono otto: la precauzione, la previdenza, il calcolo, il miglioramento, l'indipendenza, l'iniziativa, l'orgoglio, l'avarizia. Non ci è dato sapere quale abbia sostenuto i nordestini ma, guardando alle rilevazioni passate, possiamo dire che i risparmiatori sono cresciuti: oggi sono il 27%, ma rispetto al 2004, quando si attestavano al 21%, il saldo è positivo di 7 punti percentuali, mentre guardando al 2012 la differenza raggiunge quota +12. Il profilo di chi è riuscito a "fare musina" negli ultimi dodici mesi vede una presenza superiore alla media intervistati tra i 18 e i 44 anni (31-36%), oltre che di adulti (55-64 anni, 31%). Dal punto di vista socioprofessionale, invece, le categorie che sono riuscite a risparmiare in misura superiore alla media sono gli impiegati (44%) e i liberi professionisti (51%), insieme agli studenti (31%).

La maggioranza relativa dei nordestini, però, ha solo tirato avanti (47%), anche se mostrano una tendenza in calo: nel 2004, infatti, erano il 52% (-5 punti percentuali). In questo caso, sono soprattutto le persone di età centrale (45-54 anni, 53%) e gli anziani con oltre 65 anni (57%) ad essersi limitati a tenere in equilibrio entrate e spese. Professionalmente, invece, questo comportamento sembra essere presente in misura maggiore tra gli operai (52%) e le casalinghe (63%).
Altalenante, poi, la quota di chi ha dovuto intaccare quanto accantonato in passato: nel 2004, l'aveva fatto il 19%, componente salita al 26% nel 2012, e riassestata oggi al 21%. In questo caso, osserviamo una presenza superiore alla media di giovani tra i 25 e i 34 anni (27%) e di adulti tra i 55 e i 64 anni (26%). Guardando alle professioni, invece, osserviamo che sono soprattutto i disoccupati (32%), insieme a imprenditori e lavoratori autonomi (43%), ad essersi trovati nelle condizioni di dover accedere alle risorse messe da parte in precedenza.

Vediamo, infine, la categoria che appare più in difficoltà, ovvero quanti hanno sia esaurito sia le risorse derivanti da prestiti che da risparmi passati: oggi, è il 5% ad ammettere questa dinamica, e la quota appare sostanzialmente dimezzata rispetto alle rilevazioni passate. Dal punto di vista anagrafico, sono soprattutto le persone tra i 35 e i 54 anni ad essersi trovati in questa condizione (9-10%), mentre guardando alle professioni emerge una presenza superiore alla media di operai (13%) e studenti (10%).



NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 13 e il 15 aprile 2022 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1000 persone (rifiuti/sostituzioni: 4931), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3.59% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Sara Garbin ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it
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