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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NORD EST: SONO FAVOREVOLI ALL'EUTANASIA 4 SU 5

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
LA SVOLTA SULL'EUTANASIA, OTTO SU DIECI DICONO DI SÌ
[di Natascia Porcellato]

81%: questa è quota di consenso che ottiene l'eutanasia presso l'opinione pubblica di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e provincia autonoma di Trento. Guardando alla serie storica di cui dispone l'Osservatorio sul Nord Est, però, possiamo anche apprezzare come sia cambiato l'orientamento nel corso del tempo. Secondo le analisi condotte negli ultimi anni da Demos per Il Gazzettino, l'adesione all'idea che "Quando una persona ha una malattia incurabile, e vive con gravi sofferenze fisiche, è giusto che i medici possano aiutarla a morire se il paziente lo richiede" è cresciuta, molto e con costanza. Nel 2002, era il 56% a dichiararsi molto o moltissimo d'accordo con l'opinione proposta; la percentuale sale al 65% nel 2008, e cresce ancora, raggiungendo il 69% nel 2012. Sei anni più tardi raggiunge il 77%, tocca l'80% nel 2021 e si assesta all'81% nel 2022. A conti fatti, la crescita è di 25 punti percentuali in vent'anni.

Con il crescere della popolarità, si è andata profilando anche un'altra, preziosa, caratteristica: la trasversalità. L'idea che una persona toccata dalla vita in maniera irreversibile e insostenibile possa decidere se e quando chiudere il proprio percorso, infatti, è patrimonio che riunisce, più che dividere. L'unico fattore che sembra porre qualche perplessità è quello religioso: tra quanti non vanno in Chiesa (91%) o vi si recano saltuariamente (85%) il sostegno verso l'eutanasia appare molto ampio, mentre coloro che frequentano assiduamente la Messa appaiono più divisi tra chi la ritiene legittima (48%) e quanti invece non la accettano (52%).

Se, invece, consideriamo il fattore generazionale, vediamo che in tutti i settori il favore si mantiene largamente maggioritario: i valori più ampi, oscillanti tra l'84 e il 92%, sono rintracciabili tra i giovani e le persone di età centrale, ma lo stesso orientamento raggiunge il 73% tra gli adulti (55-64 anni) e si attesta al 66% tra gli anziani.

Vediamo, infine, l'influenza della politica. Anche in questo caso, il tratto più spiccato è quello della trasversalità. A ritenere giusto che un paziente incurabile e sofferente possa chiedere di essere aiutato a morire è l'88% degli elettori del Partito Democratico e il 79% di quelli della Lega; l'86% dei sostenitori di Forza Italia e l'83% di chi guarda al Movimento 5 Stelle; l'80% di chi voterebbe per Fratelli d'Italia e il 92% di quanti si rivolgerebbero ai partiti minori.

Domani, a Modena, inizierà il XIX Congresso dell'Associazione Luca Coscioni: Filomena Gallo e Marco Cappato spiegano che si tratta di un ritorno alle origini "per rivendicare la difesa di una vita non come mera funzione biologica, ma come esigenza insopprimibile di libertà, da supportare e difendere con tutti gli strumenti che il metodo democratico, scientifico e nonviolento mettono a disposizione". L'ultima autodenuncia è dello scorso agosto: Cappato ha accompagnato in Svizzera Elena, signora veneziana malata terminale di tumore che aveva scelto il suicidio assistito. Lui rischia fino a 15 anni di reclusione. Ma oggi, ad essere già imprigionata davvero: è la libertà di scelta.



NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 5 e l'8 luglio 2022 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1009 persone (rifiuti/sostituzioni: 3728), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 2,82% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it

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