|
|
|
ULTIME EDIZIONI OSSERVATORIO SUL NORDEST |
|
|
|
I limiti di velocità - l'opinione del Nord Est (17 aprile 2024)
|
|
|
|
Il Governo giudicato dal Nord Est (10 aprile 2024)
|
|
|
|
L'immigrazione è una risorsa per l'economia? (3 aprile 2024)
|
|
|
|
ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULLA SOCIETÀ VICENTINA |
|
|
|
X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza (21 luglio 2011 - file pdf)
|
|
|
|
ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULL'ALTO VICENTINO |
|
|
|
Rapporto 2005 (giugno 2005 - file pdf)
|
|
|
|
Rapporto 2004 (gennaio 2004 - file pdf)
|
|
|
|
Rapporto 2002 (giugno 2002 - file pdf)
|
|
|
|
ULTIME EDIZIONI IL CIVISMO NEL NORDEST |
|
|
|
Rapporto 2007 (gennaio 2007 - file pdf)
|
|
|
|
Rapporto 2005 (gennaio 2005 - file pdf)
|
|
|
|
ULTIME EDIZIONI ALTRE RICERCHE |
|
|
|
Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto (15 maggio 2015)
|
|
|
|
Il Veneto e la lega (9 marzo 2015)
|
|
|
|
I veneti e l'informazione (18 dicembre 2009)
|
|
|
|
|
|
|
OSSERVATORIO SUL NORD EST - OSSERVATORIO SUL NORD EST: A NATALE CRESCE L'ASPETTO COMMERCIALE
Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PANDEMIA ORAMAI SULLO SFONDO E NATALE TORNA "COMMERCIALE" [di Natascia Porcellato]
Natale ancora festa degli affetti, ma torna a crescere chi ne vede l'anima commerciale: queste sembrano essere le principali evidenze dell'Osservatorio sul Nord Est di oggi. Secondo i dati analizzati da Demos per Il Gazzettino, la maggioranza relativa degli intervistati (42%) pensa che il Natale sia un momento importante soprattutto per stare con i propri cari, mentre il 37% mette in luce gli aspetti più consumistici legati a questi giorni.
Rispetto all'anno scorso, però, osserviamo degli scostamenti rilevanti: è aumentata di 5 punti percentuali la visione commerciale delle prossime festività , e della stessa entità (-5) è la diminuzione di quanti le vivono come un momento legato ai propri affetti. Ad essere sostanzialmente immutata, invece, è la minoranza che inquadra il Natale come una festa importante per il suo significato eminentemente religioso (22%).
Come cambiano le opinioni in base alla religiosità ? Tra i non praticanti, prevale la visione più commerciale della festa (51%), ma una quota rilevante la vede come un'occasione per stare con i propri cari (40%) e solo una minoranza la etichetta come momento religioso (10%). Tra quanti frequentano la Messa in modo saltuario, invece, il significato religioso non va oltre il 18%, mentre l'accento è tutto sulla dimensione familiare (50%), anche se una quota tutt'altro che irrilevante ne sottolinea la natura commerciale (32%). Tra quanti sono presenti assiduamente i riti religiosi, invece, in maniera comprensibile, cresce proprio l'aspetto religioso, ma neanche in questo caso riesce a raggiungere la maggioranza assoluta (49%).
La dimensione religiosa del Natale sembra essere piuttosto opaca, dunque, secondo i nordestini. Ma com'è percepita la sua rappresentazione per eccellenza, il presepe? E com'è cambiata nel corso del tempo? Oggi, il 25% ritiene il presepe soprattutto un simbolo religioso, e rispetto al 2019 registriamo un calo di 3 punti percentuali. Il 12%, invece, lo giudica più un simbolo di pace universale: anche in questo caso registriamo una diminuzione, ma più consistente (-5 punti percentuali). Ad essere cresciute, invece, sono coloro che giudicano il presepe un simbolo della cultura cattolica (49%, +3 punti percentuali) o quanti non vi identificano alcun significato (14%, +5 punti percentuali).
Anche in questo caso, osserviamo come variano i giudizi in base alla religiosità . Tra i non praticanti, il 36% rintraccia nel presepe un simbolo cattolico, il 23% ne riconosce la valenza religiosa, l'8% il rimando alla pace e per il 33% non ha alcun significato. Quanti frequentano la messa saltuariamente, invece, vedono nella rappresentazione della Sacra Famiglia soprattutto un simbolo della cultura cattolica (58%), il 23% ne identifica il portato religioso, il 13% il significante di pace universale e il 6% non identifica alcun contenuto. Infine, osserviamo le risposte di quanti sono praticanti in maniera assidua: anche in questo caso, la dimensione strettamente religiosa non va oltre il 34%, il significante della pace universale raggiunge il 18%, mentre la maggioranza (relativa, 47%) identifica nel presepe soprattutto un simbolo della cultura cattolica.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
NOTA INFORMATIVA
L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 28 ottobre e il 5 novembre 2022 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1002 persone (rifiuti/sostituzioni: 4092), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,1% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all'unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più. Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|