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ULTIME EDIZIONI OSSERVATORIO SUL NORDEST |
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Nord Est e pensioni (2 luglio 2025)
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Il Nord Est e l'uso del dialetto (25 giugno 2025)
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Il Nord Est e la chirurgia estetica (18 giugno 2025)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULLA SOCIETÀ VICENTINA |
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X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza (21 luglio 2011 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULL'ALTO VICENTINO |
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Rapporto 2005 (giugno 2005 - file pdf)
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Rapporto 2004 (gennaio 2004 - file pdf)
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Rapporto 2002 (giugno 2002 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI IL CIVISMO NEL NORDEST |
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Rapporto 2007 (gennaio 2007 - file pdf)
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Rapporto 2005 (gennaio 2005 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI ALTRE RICERCHE |
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Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto (15 maggio 2015)
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Il Veneto e la lega (9 marzo 2015)
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I veneti e l'informazione (18 dicembre 2009)
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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST RITIENE CHE LA LAUREA NON AIUTI A TROVARE UN LAVORO BEN PAGATO
Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. |
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LAUREATI, OCCUPATI E MALPAGATI: PER IL 74% L’UNIVERSITÀ NON SERVE [di Natascia Porcellato]
Laurearsi conviene, e l’investimento negli anni e nello studio all’Università è di quelli che cresce nel tempo: è quanto emerge dall’University Report 2023 dell’Osservatorio JobPricing che fornisce un interessante quadro sul valore del titolo di studio nel mercato del lavoro. Guardando alle analisi pubblicate, vediamo che la Retribuzione Annua Lorda tra gli under-34 non laureati si attesta poco sotto i 25mila euro, tra i coetanei con il titolo si supera la soglia dei 31mila: il saldo è positivo per i laureati di quasi 6mila euro all’anno. Questa forbice, inoltre, tende ad allargarsi all’aumentare dell’età: il vantaggio dei laureati su quanti dispongono al massimo di un diploma, infatti, sfiora i +11mila euro tra i 35-44enni; raggiunge quota +18mila tra quanti hanno tra i 45-54 anni e va oltre i 25mila euro tra gli over-55.
Eppure, mai come oggi gli intervistati di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento appaiono scettici rispetto all’evidenza che un percorso universitario assicuri una prospettiva lavorativa e retributiva migliore rispetto a chi non ha conseguito il titolo. Dal 2009 ad oggi, infatti, la quota di intervistati che si è detta molto o moltissimo d’accordo con l’idea che “Al giorno d’oggi avere una laurea non assicura un lavoro ben pagato” ha oscillato tra il 59 e il 71%, ma oggi la condivisione ha raggiunto la cifra record del 74%.
Ma come cambia questo orientamento nei diversi settori sociali? Innanzitutto, precisiamo che, tra quelli considerati, in nessun caso la quota di adesione scende sotto la soglia del 50%: l’idea che una laurea non sia determinante per avere una buona retribuzione appare quindi patrimonio del senso comune della maggioranza dei nordestini. Dal punto di vista anagrafico, tuttavia, possiamo rilevare come siano le persone tra i 25 e i 44 anni (82-83%) a mostrare la maggiore convinzione rispetto a questo tema, mentre gli adulti si attestano intorno alla media dell’area (74-76%). Al di sotto di questa soglia, invece, si fermano i giovani con meno di 25 anni (69%) e gli anziani over-65 (63%).
Guardando alla categoria socioprofessionale, poi, possiamo vedere come questa opinione sia patrimonio soprattutto di lavoratori autonomi (81%) e operai (83%), insieme a tecnici e impiegati (79%). Vicino al valore medio, poi, si fermano disoccupati (74%) e studenti (72%), mentre più lontani appaiono liberi professionisti (64%), casalinghe (68%) e pensionati (65%).
Infine, consideriamo proprio il fattore istruzione. L’idea che oggi avere una laurea non assicuri un lavoro ben retribuito è condivisa dal 70% di quanti hanno conseguito al massimo la licenza media, raggiunge il 76% tra coloro che sono in possesso di un diploma, ma tocca la sua massima popolarità (81%) tra chi ha un titolo universitario.
Tra i più insoddisfatti, dunque, ritroviamo proprio i laureati. Allora forse, in un mondo globalizzato, per poter comprendere questa percezione dobbiamo guardare anche oltreconfine: uno studio di Almalaurea (2024) rivela che, a 5 anni dal conseguimento della laurea, il gap tra la retribuzione netta mensile degli occupati in Italia (1.708 euro) e quelli all’estero (2.710) è di 1.000 euro. Forse, è questa la distanza tra “stipendio” e “buon stipendio”.
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NOTA INFORMATIVA
L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 13 e il 17 maggio 2024 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1.002 persone (rifiuti/sostituzioni: 3.020), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,10% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all’unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più. Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it
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