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OSSERVATORIO SUL NORD EST - TROPPE TASSE RISPETTO AI SERVIZI

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
«DIAMO ALLO STATO MOLTO PIÙ DI QUELLO CHE CI RES1TITUISCE»
[di Natascia Porcellato]

I cittadini di queste Regioni lavorano e danno molto più di quel che lo Stato restituisce loro? Sì, risponde convinta la stragrande maggioranza dei nordestini: secondo i dati elaborati da Demos per Il Gazzettino, il consenso verso questa opinione si attesta oggi al 78%. Guardando alla serie storica dell’Osservatorio sul Nord Est, però, possiamo vedere come questo orientamento sia cambiato (e cresciuto) nel corso del tempo: nel 1998, si attestava al 67%, e dei valori non distanti sono stati osservati anche nel 2009 (66%) e nel 2013 (68%). Nel 2017, però, un balzo in alto porta l’adesione al 72%, andamento confermato anche nel 2023 (74%) e, in misura ancora più marcata, dall’odierno 78%. Dal 1998, la crescita è di 11 punti percentuali.

Come variano questi valori nei diversi settori sociali? In linea generale, osserviamo come la condivisione appaia larga (e maggioritaria) in tutti i settori considerati. Guardando al fattore territoriale, per iniziare, possiamo dettagliare meglio come l’idea che i cittadini diano più di quel che ricevono poi le loro aree sia maggiormente presente tra quanti vivono in Veneto (80%), ma raggiunge il 73% anche tra chi abita la Regione Autonoma del Friuli-Venezia Giulia e il 70% tra quanti vivono nella Provincia Autonoma di Trento.

Dal punto di vista anagrafico, poi, sono soprattutto le persone di età centrale (35-54 anni) a condividere l’idea che i cittadini diano più di quello che lo Stato rende alle loro Regioni (86-88%). Giovani e adulti (entrambi 76%), insieme a quanti hanno tra i 25 e i 34 anni (80%), si attestano intorno alla media dell’area, mentre si fermano al di sotto di questa soglia gli over-65 (66%).

Il fattore socioprofessionale, poi, conferma quest’ultimo dato e vede proprio nei pensionati la categoria in cui la propensione a aderire all’opinione proposta si fa più contenuta (64%). In linea con il valore medio, invece, ritroviamo studenti (76%) e impiegati (77%), mentre liberi professionisti (83%) e casalinghe (85%) superano questa soglia. Osserviamo, però, che i settori più sensibili, in cui l’adesione supera il 90%, vede riuniti imprenditori e lavoratori autonomi (90%), operai (91%) e disoccupati (92%).

Veniamo, infine, al fattore politico. Gli elettori meno propensi a condividere l’idea che i cittadini di questo territorio diano più di quello che lo Stato restituisce loro sono quelli che guardano al Partito Democratico (54%) o alle formazioni minori (74%). Intorno alla media dell’area, invece, si fermano i sostenitori del Movimento 5 Stelle (79%), mentre al di sopra di questo valore ritroviamo quanti voterebbero per un partito di centrodestra, che sia Forza Italia (82%), Fratelli d’Italia (83%) o la Lega (85%).

Questo senso di deprivazione relativa, dunque, è diffuso tra i nordestini in maniera ampia e trasversale, sia dal punto di vista territoriale che anagrafico, sia guardando alla professione che analizzando l’orientamento politico. Provenendo da un territorio che da tempo pone istanze autonomiste, sembra un sentimento che Roma, a dispetto delle sue tendenze centraliste, non dovrebbe non sottovalutare.



NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 9 e il 13 settembre 2024 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1.000 persone (rifiuti/sostituzioni: 3.049), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,1% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all’unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it
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