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ULTIME EDIZIONI OSSERVATORIO SUL NORDEST |
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L'orgoglio veneto (18 dicembre 2024)
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Nord Est soddisfatto della qualità di vita (11 dicembre 2024)
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Il Nord Est e il risparmio (4 dicembre 2024)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULLA SOCIETÀ VICENTINA |
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X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza (21 luglio 2011 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULL'ALTO VICENTINO |
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Rapporto 2005 (giugno 2005 - file pdf)
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Rapporto 2004 (gennaio 2004 - file pdf)
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Rapporto 2002 (giugno 2002 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI IL CIVISMO NEL NORDEST |
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Rapporto 2007 (gennaio 2007 - file pdf)
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Rapporto 2005 (gennaio 2005 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI ALTRE RICERCHE |
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Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto (15 maggio 2015)
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Il Veneto e la lega (9 marzo 2015)
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I veneti e l'informazione (18 dicembre 2009)
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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NORD EST SODDISFATTO DELLA QUALITÀ DI VITA
Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. |
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IL 65% VIVE BENE A NORD EST. IN TESTA SONO LE CASALINGHE [di Natascia Porcellato]
Nonostante tutto, nordestini soddisfatti delle proprie vite: questo è il tratto che emerge in maniera piuttosto netta dai dati elaborati da Demos per l’Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino. La (netta, 65%) maggioranza degli intervistati di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della Provincia Autonoma di Trento, infatti, nel complesso si dichiara appagato della propria vita mentre, al contrario, è una componente minima (14%) a ritenersi insoddisfatto. Piuttosto ampia (21%), infine, l’area grigia di quanti non manifestano un sentimento chiaro.
Come si declinano dal punto sociale questi orientamenti? Vediamo innanzitutto il profilo di quanti appaiono più felici della propria vita. Dal punto di vista anagrafico, la soddisfazione tende a crescere all’aumentare dell’età: tra gli under-55, infatti, le percentuali oscillano tra il 51 e il 61%, dunque al di sotto della media dell’area. È tra gli adulti (80%) e gli anziani (76%), invece, che questo status tende a crescere in maniera più netta. Se consideriamo la dimensione socioprofessionale, osserviamo che il tasso di appagamento tende a essere minimo tra disoccupati (29%) e studenti (46%), ma non va oltre il 54% anche tra gli operai. Non lontano dal valore medio, poi, si attesta il compiacimento registrato tra gli impiegati (66%), mentre questo sentimento tende a farsi più ampio tra imprenditori (71%) e liberi professionisti (73%), casalinghe (77%) e pensionati (74%).
Di quali aspetti sono maggiormente contenti? Chi è soddisfatto, lo è soprattutto delle relazioni con i propri familiari (30%) o con il/la partner (19%), mentre il terzo posto è occupato dalla salute (16%). Seguono gli amici e la stabilità psicologica (entrambi 9%), mentre l’appagamento verso il tempo libero e gli impegni lavorativi o scolastici si ferma, per ognuno, al 6%. Chiudono, infine, la condizione economica (3%) e l’aspetto fisico (2%).
Analizziamo ora la componente di quanti, al contrario, si dichiarano insoddisfatti della propria vita partendo, anche in questo caso, dal fattore anagrafico. La scontentezza tende ad essere più consistente tra le persone giovani e di età centrale (18-44 anni, 14-17%), anche se è tra quanti hanno tra i 45 e i 54 anni che il malcontento tocca il suo punto più alto (24%). Guardando alle professioni, invece, osserviamo che la frustrazione tende ad essere più frequente tra operai (20%), studenti (26%) e disoccupati (28%).
Nella classifica delle angustie degli insoddisfatti, spicca la condizione economica (43%), che precede di molto la salute (15%) e gli impegni di tutti i giorni, lavorativi o legati alla formazione (12%). L’aspetto fisico (9%) conquista il quarto posto, seguito dal rapporto con i familiari (6%), la stabilità psicologica (5%), le relazioni con gli amici e la qualità del tempo libero (entrambi 4%), lasciando la relazione di coppia all’ultimo posto (3%).
Analizziamo, infine, l’area più nichilista, quella di chi non si definisce né soddisfatto né insoddisfatto. Guardando all’età, emerge una maggiore presenza di under-25 (32%) e persone di età centrale (30%), insieme a operai (26%), studenti (28%) e disoccupati (43%). È, questa, una componente che deve far riflettere più delle altre perché, come diceva Nietzsche, è, il nichilismo, “il più inquietante fra tutti gli ospiti”.
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NOTA INFORMATIVA
L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 9 e il 13 settembre 2024 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1.000 persone (rifiuti/sostituzioni: 3.049), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,1% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all’unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più. Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
Documento completo su www.agcom.it
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