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OSSERVATORIO SUL NORD EST - L'ORGOGLIO VENETO

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
VENETI, ITALIANI, EUROPEI? ORGOGLIOSI, MA UN PO’ MENO
[di Natascia Porcellato]

Veneti molto o abbastanza orgogliosi di essere cittadini della propria Città e della propria Regione (entrambi 81%), del Nord (83%) e dell’Italia (79%): questi sembrano essere i principali riferimenti degli intervistati da Demos per l’Osservatorio sul Nord Est. Relativamente più contenuta, invece, appare la quota che guarda all’Europa (66%) o che abbraccia il Mondo Intero (72%).

Ma come sono cambiati questi riferimenti negli ultimi quindici anni? In generale, possiamo osservare una generale crisi di orgoglio da parte dei veneti: il saldo tra i valori registrati nel 2009 e quelli del 2024, infatti, appare sempre negativo. Le diminuzioni più contenute sono quelle relative all’orgoglio cittadino e settentrionale, sceso di 4 e 5 punti percentuali. All’opposto, sono i riferimenti all’Europa o al Mondo ad aver segnato le perdite più significative: rispettivamente, -19 e -15 punti percentuali.
Curiosamente, l’orgoglio regionale e quello nazionale manifestano la medesima difficoltà. Entrambi, infatti, hanno visto diminuire di 8 punti percentuali in quindici anni la riserva di orgoglio riservata loro: per la Regione significa scendere dall’89% del 2009 all’attuale 81%, mentre per l’Italia la variazione è dall’87 al 79%.

Uno strano duetto, questo, tra Regione e Stato, che però rintracciamo anche nelle diverse generazioni, che mostrano atteggiamenti del tutto simili nell’esprimere il proprio orgoglio verso Venezia o Roma. È solo tra quanti hanno tra i 55 e i 64 anni, infatti, che la distanza tra regionale (95%) e nazionale (81%) si fa considerevole (14 punti percentuali). Tra giovani e anziani, invece, la distanza tra orgoglio regionale e nazionale è contenuta in 5 punti percentuali, mentre quanti hanno tra i 25 e i 54 anni mostrano un sostanziale allineamento dei due orizzonti, con variazioni comprese tra 1 e 3 punti percentuali.

Maggiori divisioni, invece, sembrano ricalcare i diversi elettorati, ma andando oltre gli attuali perimetri di maggioranza e opposizione. I sostenitori del Pd e di Forza Italia, per esempio, sono accomunati da un orgoglio marcatamente nazionale (93-94%) più che regionale (77-79%). Anche quanti guardano al M5s tendono a manifestare maggiore fiducia all’Italia piuttosto che al Veneto (73% vs 65%), ma in questo caso entrambi i riferimenti appaiono piuttosto in affanno. All’opposto, è tra quanti voterebbero per la Lega che appare più ampio l’orgoglio di essere veneto piuttosto che italiano (87% vs 79%). Gli elettori di FdI, infine, manifestano un orgoglio simile -e molto esteso- sia per la Regione (92%) che verso l’Italia (89%).

Veneto e Italia, dunque, sono insieme, senza soluzione di continuità: il tasso di sovrapposizione tra orgoglio regionale e nazionale arriva, tra i veneti, al 72%. Quasi tre veneti su quattro, dunque, si dichiarano al contempo fieri di essere veneti E italiani.

Nemmeno l’autonomia sembra dividerli: tra quanti sono orgogliosi di essere veneti, il favore raggiunge l’80%; tra quanti sono orgogliosi di essere italiani: il 76%. Non sappiamo se l’autonomia sia la “rivoluzione necessaria”, per riprendere il titolo dell’ultimo libro del Presidente Zaia: di certo, appare oggi più che mai uno strumento indispensabile per cementare questa doppia identità.



NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 9 e il 13 settembre 2024 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1.000 persone (rifiuti/sostituzioni: 3.049), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,1% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all’unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it

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