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OSSERVATORIO SUL NORD EST - NORD EST: LE DONNE ANCORA DISCRIMINATE SUL LAVORO PER 6 SU 10

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
DONNE, NULLA CAMBIA: DISCRIMINATE PER 6 SU 10
[di Natascia Porcellato]

Calma piatta sul fronte discriminazione delle donne: questa sembra essere la principale evidenza che emerge dalle analisi di Demos per Il Gazzettino. Secondo i dati dell’Osservatorio sul Nord Est pubblicati oggi, infatti, vediamo che l’adesione all’idea che “In Italia è molto difficile per le donne raggiungere posizioni di potere nel lavoro e nella politica perché sono discriminate” raggiunge il 59%. Il valore è del tutto in linea con quanto registrato nel 2016 (60%) e nel 2011 (58%): in quasi quindici anni, dunque, sembra che niente sia cambiato, secondo l’opinione pubblica dell’area.

Eppure, qualcosa sembra essersi mosso, sia nel mondo della politica che in quello dell’impresa. Al momento, il Presidente del Consiglio è una donna, Giorgia Meloni; a capo della Commissione Europea c’è Ursula von der Leyen, mentre Christine Lagarde guida la Banca Centrale Europea. Sul fronte imprese, invece, possiamo vedere come, secondo i dati Accredia, tra il 2024 e il 2025 le aziende che si sono volontariamente dotate della certificazione di parità di genere (UNI/PdR 125:2022) siano passate da 165 a 244 in Friuli-Venezia Giulia, da 528 a 898 in Veneto, e da 54 a 172 nella Provincia Autonoma di Trento.

Questi fattori, però, non sembrano essere in grado di scalfire la percezione dell’opinione pubblica nordestina, che dal 2011 ad oggi testimonia la medesima certezza che le discriminazioni di genere siano ancora molto presenti, con le donne (68%) evidentemente più sensibili degli uomini (50%) sulla questione.

Ma come cambiano i valori considerando insieme al genere anche l’età? In assoluto, sembrano essere i più giovani a percepire meno la discriminazione di genere: le adesioni più basse all’opinione proposta, infatti, le rintracciamo tra i ragazzi (34%) e le ragazze under-25 (43%, comunque un valore più alto di 9 punti percentuali rispetto ai coetanei). È tra quanti hanno tra i 25 e i 44 anni, invece, che si apre una “voragine” di genere: mentre tra gli uomini i valori oscillano tra il 38 e il 43%, tra le donne l’adesione è più che doppia (82-85%). Pur riducendosi un po’, la distanza tra i generi tende a perpetuarsi anche guardando a chi ha un’età centrale (donne: 68%; uomini: 51%) e gli adulti (uomini: 52%; donne: 77%). È tra gli over-65, però, che la convinzione che le donne fatichino a raggiungere posizioni di potere nel lavoro e in politica in quanto discriminate si fa più ampia tra gli uomini (63%) che tra le coetanee (53%).

E se insieme al genere consideriamo la condizione socioprofessionale? In questo caso, è interessante osservare che, tra gli uomini, i più sensibili alla questione sono i pensionati (60%) e gli studenti (55%), mentre i valori tendono a scendere tra i lavoratori (46%) e, soprattutto, i disoccupati (24%). All’opposto, è proprio tra le disoccupate (95%) che viene osservato il massimo tasso di adesione all’opinione proposta, seguite dalle casalinghe (80%). Le lavoratrici, invece, si fermano intorno alla media dell’area (69%), mentre al di sotto di questa soglia ritroviamo pensionate (52%) e, in misura ancora più marcata, studentesse (40%).

NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 15 e il 17 gennaio 2025 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1.001 persone (rifiuti/sostituzioni: 7.003), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,1% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all’unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli e Paolo Bonanomi hanno svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it
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