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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST E LA CHIRURGIA ESTETICA

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
LA CHIRURGIA ESTETICA? È UNA SCELTA PER GIOVANI
[di Natascia Porcellato

“Vittima dell’inganno di questo secolo, che rincorre il mito di forme avvenenti, e di chirurgia estetica” è la Contessa Miseria cantata da Carmen Consoli nel suo celebre successo del 1997. A distanza di quasi trent’anni, l’attualità di questi versi è ancora intatta e il ritocchino è sempre di moda. Secondo i dati analizzati da Demos per l’Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino, oggi l’idea che sia “giusto che una persona, se desidera modificare l’aspetto estetico del proprio corpo, ricorra alla chirurgia” convince il 42% degli intervistati di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della Provincia autonoma di Trento.

Guardando alla serie storica, possiamo vedere come sia cambiata nel corso del tempo la popolarità di questa posizione. Nel 2002, è il 37% dei nordestini a manifestare il proprio sostegno all’uso del bisturi a fini estetici, quota che si assesta al 35% nel 2005, per poi scendere in maniera piuttosto repentina nel 2010, fermandosi al 26%. Gli anni tra il 2014 e il 2018, poi, vedono risalire i consensi intorno al 31-32%, ma è a partire dagli anni ’20 del 2000, però, che osserviamo un vero e proprio balzo in alto: nel 2022 l’idea che fosse giusto ricorrere alla chirurgia estetica per modificare parti del proprio corpo sale al 44%, mentre oggi si stabilizza non molto lontano, intorno al 42%.

Quali sono i settori maggiormente sensibili al fascino del ritocchino e quali invece mostrano maggiore lontananza? Dal punto di vista del genere, uomini e donne sono assolutamente allineati (entrambi 42%), mentre guardando al fattore anagrafico emerge come siano soprattutto i giovani con meno di 25 anni (57%), insieme a quanti hanno tra i 25 e i 34 anni (61%) e le persone di età centrale (62%) a mostrare le percentuali più alte ??" e maggioritarie- di sostegno alla chirurgia estetica. Anche tra quanti hanno tra i 45 e i 54 anni osserviamo un valore superiore alla media dell’area (46%), mentre al di sotto di questa soglia si fermano gli adulti (36%) e, in misura ancora più evidente, gli anziani con oltre 65 anni (18%).

Proviamo però a considerare le due variabili, il genere e l’età, in maniera congiunta, in modo da comprendere anche come si pongono i generi delle diverse generazioni. Tra gli under-35, sono le donne (65-66%) molto più che gli uomini (49-56%) a sostenere la liceità del ritocchino, mentre tra quanti sono di età centrale (35-54 anni) uomini e donne appaiono sostanzialmente concordi, con i primi più aperti all’idea dell’intervento di chirurgia estetica (63-50%) rispetto alle coetanee (61-43%). Anche tra adulti e anziani i valori appaiono molto vicini, ma qui sono le donne ad apparire più tolleranti verso l’uso del bisturi a fini estetici (39-20%) rispetto agli uomini di pari età (33-16%).

Consideriamo, infine, il fattore socioprofessionale. L’adesione all’idea che sia giusto ricorrere alla chirurgia per migliorare l’estetica appare più popolare tra operai (58%), imprenditori (47%) e impiegati (53%), anche se è tra liberi professionisti (63%) e studenti (62%) che le percentuali superano il 60%. Intorno alla media dell’area, invece, si fermano i disoccupati (44%), mentre al di sotto ritroviamo le casalinghe (34%) e i pensionati (21%).




NOTA INFORMATIVA

L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 12 e il 17 maggio 2025 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1.016 persone (rifiuti/sostituzioni: 6.120), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,1% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio.
I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all’unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più.
Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli e Paolo Bonanomi hanno svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra.
L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.

Documento completo su www.agcom.it
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