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OSSERVATORIO CAPITALE SOCIALE - I SENTIMENTI DEGLI ITALIANI IN TEMPI DI CRISI

Osservatorio nazionale a cadenza trimestrale in collaborazione con Coop (Ass. Naz.le cooperative di consumatori). Senso civico, altruismo, solidarietà e altri comportamenti riconducibili al concetto di "capitale sociale".
ITALIANI STRESSATI E FELICI
[di Ilvo Diamanti]

MA A CASALINGHE E DISOCCUPATI ORA IL FUTURO APPARE PIU' GRIGIO
[di Fabio Bordignon e Luigi Ceccarini]

Come stanno gli italiani, in questa fase? Stretti tra sentimenti ambivalenti, tra le difficoltà economiche, di cui si parla da mesi, e la voglia di guardare positivamente al futuro. In attesa di conoscere l'esito di una crisi che, nell'opinione dei più, durerà ancora a lungo, ma alla quale, forse, ci si è in parte assuefatti. E' ciò che emerge dall'ultima edizione dell'Osservatorio sul capitale sociale Demos-Coop, che si è concentrato sui sentimenti, le strategie e le conseguenze personali di questo momento difficile.
Quattro italiani su dieci affermano di essere spesso preoccupati e stressati. Ma quattro su dieci dicono anche di essere felici: tanto che il 13% si vede al tempo stesso stressato e felice. Uno su tre si dice ansioso, uno su cinque triste, una componente appena inferiore depressa e sola. Sono sentimenti, questi ultimi, che crescono sensibilmente tra chi sta subendo, in modo più diretto, gli effetti della crisi. Se in famiglia ci sono persone che hanno perso il lavoro, sono finite in Cassa Integrazione o in mobilità, si accentuano in modo netto. Sono molto evidenti, in particolare, tra chi è stato costretto a chiedere un prestito a familiari, parenti o amici. Situazioni sempre più diffuse che, se da un lato confermano l'esistenza di solide reti di solidarietà, dall'altro producono disagio sotto il profilo psicologico. Così le famiglie in difficoltà tendono a elaborare, sempre più, strategie di risparmio: evitando di uscire o adottando stili di vita improntati alla sobrietà (ponendo attenzione, ad esempio, al risparmio energetico). Ma la riduzione dei consumi produce, a sua volta, infelicità: chi ha ridotto il livello di spesa, infatti, si sente meno felice rispetto alla media (32% vs. 40%).
Le stesse relazioni familiari vengono messe a dura prova dalla crisi. Nel corso
dell'ultimo anno, il 37% degli intervistati dichiara di avere vissuto situazioni difficili in famiglia, ma questo dato sale al 55-60% tra chi ha perso il lavoro oppure si è rivolto ad amici e parenti per un prestito. Casalinghe, operai e disoccupati sono le categorie sociali che più sembrano aver ridotto i consumi: circa la metà e oltre - mentre il dato medio, riferito a tutti gli italiani, si ferma al 40%.
Oltre la metà degli intervistati ritiene, inoltre, che la crisi finirà non prima di un paio d'anni. Ma si rileva anche un certo adattamento. Detto in altri termini, ci si abitua a tutto. Anche alla crisi, tanto da volerla esorcizzare. E' infatti aumentata, rispetto alle altre rilevazioni dell'Osservatorio Demos-Coop, la componente di persone che prevede un miglioramento dell'economia nei prossimi sei mesi, o quanto meno è assottigliato il gruppo dei pessimisti. Difficile dire se queste previsioni si realizzeranno, ma per gli italiani sembra importante crederci.
NOTA METODOLOGICA

L'Osservatorio sul capitale sociale è realizzato da Demos & Pi in collaborazione con Coop (Ass. Naz.le cooperative di consumatori). L'indagine è curata da Ilvo Diamanti, Luigi Ceccarini, Fabio Bordignon e Natascia Porcellato con la collaborazione di Martina Di Pierdomenico e Ludovico Gardani per la parte metodologica (LaPolis, Univ. di Urbino), Filippo Nani (Medialab, Vicenza) per quella organizzativa. Il sondaggio è stato condotto da Demetra (sistema CATI, supervisione: Claudio Zilio) nel periodo 26 giugno-2 luglio 2009. Il campione intervistato (N=1333) è rappresentativo della popolazione italiana con oltre 15 anni per genere, età, titolo di studio e zona geopolitica di residenza.
Il documento completo su www.agcom.it.


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