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OSSERVATORIO CAPITALE SOCIALE - GLI ITALIANI, L'ECONOMIA E IL LAVORO

Osservatorio nazionale a cadenza trimestrale in collaborazione con Coop (Ass. Naz.le cooperative di consumatori). Senso civico, altruismo, solidarietà e altri comportamenti riconducibili al concetto di "capitale sociale".
GIOVANI IN FUGA ALL'ESTERO, PER 3 SU 4 UNICA CHANCE
[di Luigi Ceccarini]
I giovani, secondo gli italiani, avranno una posizione sociale ed economica peggiore di quella delle precedenti generazioni. Lo pensano sei intervistati su dieci: in crescita di qualche punto percentuale rispetto ad un anno fa. Non è una novità. E' una tendenza che continua a crescere. Mentre è in calo la fiducia verso le opportunità di lavoro. Cosi ai giovani non resta che fuggire. Oltre la metà degli italiani infatti ritiene che oggi l'unica speranza per i giovani che vogliano fare carriera sia andare all'estero. Una sorta di exit strategy. Un viaggio della speranza, che tradisce un clima difficile e di grande inquietudine nel rapporto tra giovani e mondo del lavoro. Questo è uno degli aspetti che emerge dalla XXIX rilevazione Demos-Coop per l'Osservatorio sul Capitale Sociale degli italiani.
Il 56% degli intervistati condivide l'idea che per i giovani il lavoro, la carriera e il futuro si trovino in primo luogo fuori Italia. Si tratta di un atteggiamento esteso, in modo particolare tra i diretti interessati. Sono soprattutto i più giovani - e in larga parte gli studenti - a pensarla così. Coloro che hanno meno di 25 anni: nel 76% dei casi. Ma tocca anche il 66% di quanti hanno un'età compresa tra 25 e 34 anni. Rispettivamente 20 e 10 punti percentuali in più della media generale. Gli stessi liberi professionisti, in tre casi su quattro, pensano alla scelta dell'estero come sbocco per la carriera dei giovani.
Questo orientamento in parte è probabilmente dovuto ad un approccio cosmopolita, condiviso nella generazione giovanile, a loro agio in un mondo ormai globalizzato. Ma in larga misura è una ipotesi riconducibile ad un diffuso e generalizzato sentimento di incertezza verso il futuro che si respira in Italia. In particolare verso le scarse opportunità offerte dal mercato del lavoro e dall'andamento dell'economia nazionale. Si tratta, quindi, di un ragionamento razionale dettato da concrete valutazioni sulle - difficili - prospettive future, con cui i giovani (e le famiglie) debbono fare i conti.
E' dunque una preoccupazione che tocca tutti, anche gli adulti. Ed è tra gli insoddisfatti nei confronti dell'economia e delle opportunità di lavoro che l'idea di cercare all'estero nuove possibilità trova maggiore credito.
Tra gli insoddisfatti, il 61% ritiene che lasciare l'Italia sia l'unica speranza per giovani che vogliano fare carriera, circa 20 punti percentuali in più rispetto a quanti si dicono invece soddisfatti dell'economia e delle possibilità di lavoro in Italia. Inoltre, tra coloro che vedono il proprio futuro o quello familiare segnato da incertezza, nel 65% dei casi l'estero viene visto con speranza, contro il 47% di chi vive in modo più disteso. Per i giovani italiani, dunque, l'ipotesi della fuga sembra essere un modo, concreto, per immaginarsi il futuro.

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NOTA METODOLOGICA

L'Osservatorio sul capitale sociale è realizzato da Demos & Pi in collaborazione con Coop (Ass. Naz.le cooperative di consumatori) e la partecipazione del LaPolis - Univ. di Urbino per la parte metodologica e di Medialab - Vicenza per quella organizzativa.
L'indagine è curata da Ilvo Diamanti, Luigi Ceccarini con la collaborazione di Ludovico Gardani per la parte metodologica (LaPolis, Univ. di Urbino) e Filippo Nani (Medialab, Vicenza) per quella organizzativa. Martina Di Pierdomenico ha collaborato all'impostazione dell'indagine e ha curato l'analisi dei risultati.
Il sondaggio è stato condotto da Demetra (sistema CATI, supervisione di Claudio Zilio) nel periodo 16-19 maggio 2011. Il campione nazionale intervistato è tratto dall'elenco di abbonati alla telefonia fissa (N=1310, rifiuti/sostituzioni:6.789) ed è rappresentativo della popolazione italiana con 15 anni e oltre per genere, età, titolo di studio e zona geopolitica di residenza. I dati sono stati ponderati in base al titolo di studio (margine di errore 2.7 %).
Documento completo su www.agcom.it
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