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OSSERVATORIO CAPITALE SOCIALE - XXXII OSSERVATORIO SUL CAPITALE SOCIALE - GLI ITALIANI E L'INFORMAZIONE

Osservatorio nazionale a cadenza trimestrale in collaborazione con Coop (Ass. Naz.le cooperative di consumatori). Senso civico, altruismo, solidarietà e altri comportamenti riconducibili al concetto di "capitale sociale".
MAPPE - L'ITALIA SFIDUCIA I TG RAI-SET E CERCA LIBERTÀ SU INTERNET
La stagione governata da Berlusconi, contrassegnata dall'intreccio fra televisione, politica e affari, ha generato il monopolio MediaRai (o RaiSet, secondo i punti di vista), con effetti sensibili sugli ascolti e sulla "in-credibilità".
L'Osservatorio di Demos-Coop rivela la perdita di fiducia in quel sistema televisivo: il Tg1 ha perso 19 punti rispetto al 2007, il Tg5 ne ha persi 11. Nel frattempo è cresciuto molto l'utilizzo di internet per informarsi. (...)

BLOG E SOCIAL NETWORK
L'OPINIONE PUBBLICA È SEMPRE PIÙ IN RETE

[di Luigi Ceccarini]

Il modo di informarsi degli italiani continua a presentarsi articolato. Vecchi e nuovi media si intrecciano nello stile di informazione dei cittadini. E la rete si è ormai consolidata come una risorsa importante a questo fine. Non solo per comodità e velocità, ma anche perché ritenuta più libera e democratica. Sono alcuni dei risultati che emergono dalla XXXII edizione dell'Osservatorio sul capitale sociale degli italiani Demos-Coop, che si è concentrata sul rapporto tra i cittadini e i media. La tivù resta il cardine attorno al quale ruota l'informazione: viene utilizzata quotidianamente dall'84% degli italiani. I giornali e le radio sembrano scontare una lieve flessione rispetto allo scorso anno. Ma vi ricorrono, ogni giorno, rispettivamente il 28% e il 39% dei cittadini. Poi ci sono i settimanali. Ma quel che pare ormai consolidato, considerando le precedenti rilevazioni, è l'utilizzo della rete. Ovvero, internet come fonte di informazione. Il 39% degli intervistati dichiara di utilizzarla ogni giorno per informarsi, attraverso i suoi molteplici canali: portali, blog, streaming tv, radio, podcast, testate varie, agenzie e rassegne stampa. Del resto non si può ignorare che internet oltre ad essere ritenuto il media più democratico è anche l'unico, tra le fonti informative considerate nella ricerca, ad incrementare la sua credibilità presso gli italiani. Rispetto al 2009 si registra infatti una calo in termini di libertà e indipendenza di media come tivù, radio e quotidiani. Internet, invece, è in controtendenza: dal 35 al 40%. Tra quanti ricorrono quotidianamente alla rete per informarsi tre su quattro leggono anche i giornali online. È un segmento di cittadini interessante, con un profilo particolare, per certi aspetti prevedibile. Non si caratterizzano per tratti sociografici quali il genere o l'età, anche se prevalgono leggermente gli uomini e le coorti di età centrale. Ma si distinguono rispetto alla media per essere più scolarizzati e per appartenere a categorie come professionisti, tecnici e impiegati. Sono spesso online. Probabilmente anche attraverso smartphone, tablet e connessioni wireless. Usano la rete non solo per i social network ma ancor di più per discutere e informarsi di politica. Si mobilitano online, attraverso la partecipazione a petizioni e a campagne di opinione. Si dicono interessati alla politica e si identificano maggiormente nelle posizioni ideologiche di sinistra e centrosinistra. La mappa della fiducia nei notiziari appare piuttosto chiara, e coerente con un profilo innovativo: indicano SkyTG24, RaiNews24, Tg di La7, oltre a RadioRai e Radio24. Relativamente ai programmi di informazione questi cittadini esprimono maggiore fiducia verso Servizio pubblico, 8 e Mezzo, L'infedele, Ballarò, Report, Che tempo che fa, In ½ Ora, Italialand, In onda, L'intervista, Piazza Pulita. Mentre danno minor credito, rispetto agli italiani, a Porta a Porta, Matrix e Striscia la notizia.


NOTA INFORMATIVA
L'Osservatorio sul capitale sociale è realizzato da Demos & Pi in collaborazione con Coop (Ass. Naz.le cooperative di consumatori) e la partecipazione del LaPolis - Univ. di Urbino per la parte metodologica e di Medialab - Vicenza per quella organizzativa.
L'indagine è curata da Ilvo Diamanti, Luigi Ceccarini con la collaborazione di Ludovico Gardani per la parte metodologica (LaPolis, Univ. di Urbino) e Filippo Nani (Medialab, Vicenza) per quella organizzativa. Martina Di Pierdomenico ha collaborato all'impostazione dell'indagine e ha curato l'analisi dei risultati.
Il sondaggio è stato condotto da Demetra (sistema CATI) nel periodo 30 novembre - 5 dicembre 2011. Il campione nazionale intervistato è tratto dall'elenco di abbonati alla telefonia fissa (N=1301, rifiuti/sostituzioni: 4.404) ed è rappresentativo della popolazione italiana con 15 anni e oltre per genere, età, titolo di studio e zona geopolitica di residenza. I dati sono stati ponderati in base al titolo di studio (margine di errore 2.7%).
Documento completo su www.agcom.it

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