|
|
|
|
|
|
|
ULTIME MAPPE |
|
|
|
Contro l’autonomia sei italiani su dieci e anche al Nord adesso dicono no (25 novembre 2024)
|
|
|
|
Le mafie sono tra noi. Cresce il pericolo di una assuefazione (17 novembre 2024)
|
|
|
|
La generazione globale i giovani realizzano vita e carriera all’estero (11 novembre 2024)
|
|
|
|
Tra immigrazione e criminalità tornano a crescere le paure degli italiani (28 ottobre 2024)
|
|
|
|
|
|
|
LE MAPPE DI ILVO DIAMANTI
La geografia degli orientamenti culturali, sociali e politici degli italiani, tracciata dagli articoli di Ilvo Diamanti per La Repubblica. |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
CRESCE LA FIDUCIA NEI PAESI DELL’UE DOPO L'INVASIONE DELL'UCRAINA. GERMANIA E FRANCIA SUPERANO GLI USA [La Repubblica, 21 marzo 2022]
L'intervento della Russia in Ucraina ha scosso violentemente gli equilibri geopolitici. In Europa e nel mondo. E nulla sarà come prima. Non solo sul piano delle relazioni fra i governi. Anche nella visione geopolitica dei cittadini. Di certo, si è rafforzata l'immagine dell'Unione Europea, come è emerso nel recente sondaggio di Demos, pubblicato la settimana scorsa. Ma i cambiamenti vanno oltre, come dimostrano altri dati dello stesso sondaggio.
L'Ucraina, per prima, è divenuta un riferimento importante, agli occhi dei cittadini. Prima era poco "rilevante". Non solo perché non avevamo "rilevato" la percezione nei suoi riguardi presso, l'opinione pubblica. Ma perché costituiva un Paese "periferico". Un pezzo di Unione Sovietica, che, dopo la caduta del muro, si era staccato. Come altri. Questa immagine era divenuta più chiara nel 2014, quando la Russia aveva "occupato" la Crimea. Da allora, la presenza ucraina, in Italia, è divenuta più evidente. Non solo nella percezione, ma sul piano sociale. E oggi appare ampia. La più ampia, rispetto agli altri Paesi europei. Circa 200 mila persone, in larga misura donne.
Anche per questa ragione, è prevedibile - e già in atto - un grande esodo di persone in fuga dalla guerra e dirette in Italia. Dove vivono parenti e conoscenti. Peraltro, il consenso verso l'accoglienza dei profughi è larghissimo. In questa fase.
I riflessi di questa guerra sulla visione geopolitica dei cittadini appaiono altrettanto evidenti. Infatti, nel sondaggio di Demos, oltre il 44% degli italiani esprime fiducia verso l'Ucraina. Mentre, di riflesso la "confidenza" nei confronti della Russia risulta "minima". Si ferma, infatti, al 7%. Al contrario di due anni fa, nel 2020, quando appariva molto più ampia e raggiungeva il 25%. Dunque: 1 italiano su 4. Un grado di fiducia elevato. Superato solo dalla Germania e dagli Usa. Oggi, invece, in Italia, assistiamo a una crescita della fiducia verso i Paesi della Ue. Fra tutti e più di tutti, la Germania. Apprezzata da quasi metà degli italiani. Circa 20 punti in più rispetto a due anni fa. Quando, comunque, costituiva già il riferimento più importante.
Anche l'immagine della Francia si è rafforzata, in questo periodo. Francia e Germania, d'altra parte, sono state molto attive, sul piano diplomatico. Cerando di affrontare questa crisi attraverso la via diplomatica. Attraverso il dialogo con Putin e i suoi "collaboratori" di governo. Con scarsi risultati.
Anche nei confronti degli Usa e del Regno Unito gli italiani esprimono livelli di fiducia significativi. Tuttavia, più limitati. In parte, perché hanno operato con prudenza. In parte, perché sono "fuori" dal cerchio della Ue. Anche se entrambi hanno un ruolo centrale nella Nato. E nella definizione del "campo Occidentale". Che la Russia considera una minaccia. Un pericolo da allontanare. Anche attraverso azioni di forza, come l'invasione dell'Ucraina.
Più lontana, ai nostri occhi, appare, invece, la Cina. Perché è vicina alla Russia. Sul piano geografico e geopolitico. Coerentemente, dopo la Russia, la Cina, è il Paese che. nel nostro orizzonte geopolitico, si è allontanato maggiormente.
Anche osservato in base alla "posizione politica", lo sguardo "geopolitico" degli italiani risulta sensibilmente "compattato". Fino a un anno fa, gli elettori dei partiti di Destra e Centro Destra avevano spostato le loro preferenze verso Est. Tanto più dopo la vittoria di Biden su Trump, alle presidenziali negli Usa. Mentre oggi il grado di fiducia nei confronti della Russia si è "appiattito". Verso il basso. Come il favore verso gli Usa: in direzione opposta. Cresciuto fino ad attestarsi intorno al 40%. Fra gli elettori dei principali partiti, infine, emergono differenze significative nell'atteggiamento di fronte alla Germania. Che raggiunge valori di fiducia molto elevati, i più elevati, fra chi vota per il Pd: 65%. E per il M5S: 56%. Mentre scende nella base dei soggetti politici più a Destra. Lega e FdI. Fra i quali, comunque, si mantiene oltre il 40%.
Si conferma, dunque, un'identità condivisa, fra gli italiani, a sostegno dei legami con i Paesi più importanti dell'Unione Europea, Francia e Germania. E con gli Usa.
È un effetto in-diretto e preter-intenzionale, dell'azione di Putin, dell'intervento russo in Ucraina. La de-finizione dell'Europa e dell'Occidente. Che hanno "allargato i confini fino al confine" con la Russia. Almeno: ai nostri occhi. Si tratta di un effetto importante. Perché l'idea di Occidente e, a maggior ragione, la costruzione europea diventano più credibili - e creduti - nel momento in cui riflettono - e delineano - il nostro orizzonte. Il nostro sguardo sul mondo. Che, oggi, ci proietta e ci colloca nella "Terra di Mezzo". Fra gli Usa, da una parte, la Russia e la Cina, dall'altra. L'Europa è, così, divenuta e comunque: sta diventando, uno spazio condiviso. Che, oggi, occorre riempire di significato. Di senso e consenso. Senza attendere nuove crisi e nuove guerre.
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|