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ULTIME EDIZIONI OSSERVATORIO SUL NORDEST |
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Regolamentare la movida: opinioni diverse in ragione dell'età (7 agosto 2024)
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Servizio di leva e/o servizio civile (31 luglio 2024)
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Il peso delle tasse è insopportabile (24 luglio 2024)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULLA SOCIETÀ VICENTINA |
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X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza (21 luglio 2011 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULL'ALTO VICENTINO |
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Rapporto 2005 (giugno 2005 - file pdf)
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Rapporto 2004 (gennaio 2004 - file pdf)
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Rapporto 2002 (giugno 2002 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI IL CIVISMO NEL NORDEST |
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Rapporto 2007 (gennaio 2007 - file pdf)
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Rapporto 2005 (gennaio 2005 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI ALTRE RICERCHE |
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Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto (15 maggio 2015)
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Il Veneto e la lega (9 marzo 2015)
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I veneti e l'informazione (18 dicembre 2009)
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OSSERVATORIO SUL NORD EST - SERVIZIO DI LEVA E/O SERVIZIO CIVILE
Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. |
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SERVIZIO CIVILE O IN DIVISA? PER IL 64% SI DOVREBBE FARE [di Natascia Porcellato]
Il 13% pensa sia un dovere da imporre solo agli uomini, il 2% lo riserverebbe alle donne, ma il 49% non farebbe distinzioni di sorta e lo vorrebbe per tutti. Di cosa parliamo? Dell’ipotesi di reintrodurre l’obbligo per i giovani di prestare un anno di servizio civile o leva militare. Secondo i dati analizzati da Demos per l’{italicOsservatorio sul Nord Est del {italicGazzettino, nel complesso l’ipotesi trova un’accoglienza favorevole da parte del 64% degli intervistati, mentre i contrari non vanno oltre il 36%.
A distanza di vent’anni dal provvedimento che sospende l’obbligatorietà del servizio militare di leva in Italia, la cosiddetta Legge Martino, il tema è tornato a infiammare il dibattito in questi mesi. La proposta è stata lanciata da Vicenza, in occasione dell’ultima Adunata degli Alpini, dal Ministro Salvini, idea poi materializzata nel testo a firma leghista che propone l’istituzione di un “servizio civile e militare universale e territoriale” per gli under-26. Le reazioni delle opposizioni sono state piuttosto negative, come prevedibile; meno scontata, invece, è stata la freddezza mostrata dai colleghi di Governo Crosetto e Tajani, rispettivamente alla guida della Difesa e degli Esteri.
Ma se la politica non sembra voler convergere sulla proposta della Lega, molto più aperti sembrano essere i nordestini, tra i quali il giudizio positivo sulla reintroduzione dell’obbligo di servizio civile o leva raggiunge il 64%. Quali settori appaiono maggiormente favorevoli? Se consideriamo il fattore di genere, vediamo che sono più le donne (67%) che gli uomini (60%) a mostrare apertura verso questa ipotesi.
Guardando all’età, invece, emerge una netta spaccatura. La maggioranza dei giovani -sia degli under-25 anni (60%), sia di quanti hanno tra i 25 e i 34 anni (55%)- si schiera nettamente contro l’ipotesi di reintrodurre l’obbligo del servizio civile o militare. È solo a partire dai 35 anni, infatti, che la tendenza si inverte e il favore si fa più importante: la pensa in questo modo il 58% di quanti hanno tra i 35 e i 44 anni, il 73% delle persone di età centrale, il 69% degli adulti e il 73% degli over-65.
Se analizziamo l’influenza della condizione socioprofessionale, poi, possiamo vedere che l’apprezzamento verso l’ipotesi di tornare a imporre un anno di servizio civile o di leva miliare ai più giovani piace soprattutto a operai (79%), liberi professionisti (71%) e pensionati (69%), mentre vicino dalla media dell’area si fermano le casalinghe (67%). Nettamente al di sotto di questa soglia, invece, ritroviamo gli imprenditori e i funzionari (entrambi 54%). L’avversione verso la proposta, infatti, è rintracciabile (e si fa maggioranza) solo tra studenti (60%) e disoccupati (57%).
Vediamo, infine, il fattore politico. Il favore più ampio verso l’ipotesi di reintrodurre la leva obbligatoria proviene dagli elettori della Lega (83%), ma un consenso molto largo proviene anche dai simpatizzanti di Forza Italia (79%), FdI (75%) o tra chi appare incerto (69%). Divisi esattamente a metà, invece, appaiono i sostenitori del Pd, mentre è solo tra gli elettori del M5s e chi guarda ai partiti minori che osserviamo una netta prevalenza dei contrari (rispettivamente: 59 e 63%).
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NOTA INFORMATIVA
L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 13 e il 17 maggio 2024 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1.002 persone (rifiuti/sostituzioni: 3.020), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,10% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all’unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più. Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Marco Fornea ha svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti. Documento completo su www.agcom.it
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