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ULTIME EDIZIONI OSSERVATORIO SUL NORDEST |
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Nord Est e pensioni (2 luglio 2025)
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Il Nord Est e l'uso del dialetto (25 giugno 2025)
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Il Nord Est e la chirurgia estetica (18 giugno 2025)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULLA SOCIETÀ VICENTINA |
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X Rapporto Demos & Pi per Associazione Industriali Provincia di Vicenza (21 luglio 2011 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI RAPPORTO SULL'ALTO VICENTINO |
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Rapporto 2005 (giugno 2005 - file pdf)
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Rapporto 2004 (gennaio 2004 - file pdf)
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Rapporto 2002 (giugno 2002 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI IL CIVISMO NEL NORDEST |
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Rapporto 2007 (gennaio 2007 - file pdf)
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Rapporto 2005 (gennaio 2005 - file pdf)
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ULTIME EDIZIONI ALTRE RICERCHE |
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Regionali 2015 - le stime di voto per il Veneto (15 maggio 2015)
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Il Veneto e la lega (9 marzo 2015)
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I veneti e l'informazione (18 dicembre 2009)
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OSSERVATORIO SUL NORD EST - IL NORD EST CHIEDE PIÙ REFERENDUM
Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento. |
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REFERENDUM, IL NORD EST LI VORREBBE PIÙ FREQUENTI [di Natascia Porcellato]
Riposte le urne di quest’ultima tornata referendaria, constatata la bassa affluenza che ha invalidato la consultazione, la domanda si riaffaccia spontanea: è ancora attuale lo strumento referendario? Certamente sì, secondo l’opinione pubblica di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia autonoma di Trento. Guardando alle analisi di Demos per l’Osservatorio sul Nord Est del Gazzettino, l’idea che il referendum sia uno strumento ancora attuale e che dovrebbe essere usato più spesso è condivisa dal 71% degli intervistati, mentre all’opposto è il 26% a giudicare questo istituto ormai vecchio e da mettere in soffitta.
L’argomento, ovviamente, divide la politica: vediamo come cambiano questi orientamenti in base al voto dei nordestini. La condivisione più ampia dell’attualità dello strumento referendario la possiamo osservare tra chi guarda al Movimento 5 Stelle (94%) o al Partito Democratico (89%), insieme agli elettori di Alleanza Verdi Sinistra, Azione o voterebbe per un partito minore (tutti intorno all’83%). Il “campo largo”, dunque, appare massicciamente a favore dell’uso dei referendum. All’opposto, è tra gli elettori dei partiti che compongono l’attuale maggioranza di Governo che sembrano emergere maggiori distinguo. Tra quanti sono vicini alla Lega e a Forza Italia, infatti, la maggioranza continua a guardare con fiducia al referendum (rispettivamente, 67 e 62%), anche se la quota di scettici appare piuttosto consistente (27 e 38%). Sono gli elettori di Fratelli d’Italia quelli più divisi tra chi ritiene il referendum uno strumento ancora attuale (46%) e quanti invece lo giudicano obsoleto, con una prevalenza di questi ultimi (51%).
Una delle questioni legate al referendum che non manca di sollevare polemiche ricorrenti è senz’altro la presenza del quorum, il meccanismo che determina la validità del risultato referendario solo se la partecipazione al voto ha superato la soglia della maggioranza assoluta degli aventi diritto. Dei 72 referendum abrogativi che si sono tenuti dal 1974 ad oggi, sono 33 quelli invalidati da un’affluenza insufficiente. Il più clamoroso è sicuramente quello del 18 aprile 1999, quando la partecipazione si fermò al 49,6%, mancando il quorum di un soffio, e invalidando il 92% dei “sì” all’abolizione della parte proporzionale della legge elettorale, il “Mattarellum”, in vigore al momento.
Come viene valutato questo limite oggi? La quota di nordestini che sostiene il mantenimento del quorum si attesta al 41%, mentre la maggioranza (assoluta, 53%) lo giudica un limite sbagliato.
Anche in questo caso vediamo l’influenza del fattore politico. È tra gli elettori di Alleanza Verdi Sinistra (60%), Movimento 5 Stelle (68%) e Azione (66%) che aumenta la voglia di non dover più vivere il “battiquorum” ad ogni tornata referendaria, anche se è tra chi guarda al Partito Democratico o a una formazione minore che questo orientamento tocca la sua massima estensione (tutti intorno al 73%). Al contrario, l’idea che sia un limite da mantenere sembra farsi più consistente tra i sostenitori di Lega (44%) e Forza Italia (48%), anche se è tra chi guarda a Fratelli d’Italia che questa componente si fa maggioritaria (57%).
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NOTA INFORMATIVA
L'Osservatorio sul Nord Est è curato da Demos & Pi per Il Gazzettino. Il sondaggio è stato condotto tra il 12 e il 17 maggio 2025 e le interviste sono state realizzate con tecnica CATI, CAMI, CAWI da Demetra. Il campione, di 1.016 persone (rifiuti/sostituzioni: 6.120), è statisticamente rappresentativo della popolazione con 18 anni e più residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per provincia (distinguendo tra comuni capoluogo e non), sesso e fasce d'età (margine massimo di errore 3,1% con CAWI) ed è stato ponderato, oltre che per le variabili di campionamento, in base al titolo di studio. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia. I dati sono arrotondati all’unità e questo può portare ad avere un totale diverso da 100. I dati fino a febbraio 2019 fanno riferimento ad una popolazione di 15 anni e più. Natascia Porcellato, con la collaborazione di Ludovico Gardani, ha curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Beatrice Bartoli e Paolo Bonanomi hanno svolto la supervisione della rilevazione effettuata da Demetra. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti. Documento completo su www.sondaggipoliticoelettorali.it
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