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ULTIME EDIZIONI OSSERVATORIO CAPITALE SOCIALE |
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n. 63 - settembre 2020 (13 settembre 2020)
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n. 62 - dicembre 2019 (16 dicembre 2019)
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n. 61 - Economia e lavoro (10 ottobre 2019)
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N. 60 - Gli italiani e l'informazione (2 dicembre 2018)
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OSSERVATORIO CAPITALE SOCIALE - GLI ITALIANI E L'IMMIGRAZIONE
Osservatorio nazionale a cadenza trimestrale in collaborazione con Coop (Ass. Naz.le cooperative di consumatori). Senso civico, altruismo, solidarietà e altri comportamenti riconducibili al concetto di "capitale sociale". |
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COSÌ VICINI, COSÌ LONTANI [di Ilvo Diamanti]
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GLI ITALIANI E L'IMMIGRAZIONE [di Fabio Bordignon e Luigi Ceccarini]
Cresce il numero degli stranieri e crescono, di conseguenza, le occasioni di contatto tra italiani e migranti. Cresce il sentimento di paura ma è diffusa la consapevolezza che la loro presenza sia necessaria. Sempre più cittadini pensano che gli immigrati debbano integrarsi, adeguandosi però alla cultura e alle tradizioni italiane. Al tempo stesso, è largamente condivisa l'idea che possano godere dei diritti di cittadinanza, come quello di voto. Sono questi i principali risultati della 13^ indagine dell'Osservatorio sul Capitale sociale, curata da Demos-Coop, che in questa edizione affronta il complesso fenomeno dell'immigrazione. Gli stranieri sono ormai parte della quotidianità di molti italiani: più di uno su tre afferma di avere amici tra gli immigrati, oppure di avere contatti in ambito lavorativo (36%). Una percentuale appena inferiore ha degli immigrati come vicini di casa (27%), come compagni di scuola dei propri figli (33%). Sempre più spesso sono a servizio presso le nostre abitazioni o assistono, come badanti, un nostro famigliare. |
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Alla crescita della presenza straniera si associano, tuttavia, timori e preoccupazioni. Negli ultimi anni è cresciuto nuovamente il numero di quanti vedono l'immigrazione come un problema per l'ordine pubblico (43%), che torna quasi sui livelli registrati nel 1999. L'allarme sociale, rispetto al passato, investe però anche altre dimensioni: si è allargata, in particolare, la componente che percepisce gli immigrati come un pericolo per l'identità nazionale, la cultura, la religione (35%), oppure come un pericolo per l'occupazione (34%). Si tratta di percezioni fortemente legate all'età - con i giovani a mostrare maggiore apertura - e all'orientamento politico. Gli elettori del centrodestra appaiono più preoccupati per l'integrità culturale e per la sicurezza. Quelli di centro-sinistra, per converso, riconoscono agli immigrati il ruolo di risorsa per lo sviluppo economico e di stimolo all'apertura culturale. |
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L'indagine Demos-Coop registra, inoltre, un sentimento di diffidenza più elevato tra i soggetti che non hanno contatti con gli immigrati, o tra quelli che li frequentano solo in modo saltuario: risultati che segnalano, quindi, un diffuso pre-giudizio. Rispetto ai diversi gruppi nazionali, il maggiore grado di diffidenza si indirizza verso le persone provenienti dai paesi arabi (34%), seguite dagli immigrati di origine balcanica e dai cinesi (43%). Verso questi ultimi, peraltro, il sentimento di fiducia è calato sensibilmente. |
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Per effetto dei trend appena illustrati, gli italiani, rispetto a qualche anno fa, condividono maggiormente una idea di integrazione che prevede l'adeguamento alla nostra cultura (dal 37 al 58%), mentre solleva maggiori perplessità il modello basato sul mantenimento delle tradizioni di origine (dal 48 al 25%). Non è venuta meno, però, la disponibilità alla concessione dei diritti. Ben tre persone su quattro - e quasi la totalità degli elettori di centro-sinistra - pensano che gli immigrati debbano avere accesso alle case popolari. Estendere il diritto di voto agli immigrati (regolari) è, da anni, ritenuto giusto dalla maggioranza degli italiani: il 75% è d'accordo nel caso delle elezioni amministrative; il 65% anche per quelle politiche. |
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NOTA METODOLOGICA
L'Osservatorio sul capitale sociale è diretto da Ilvo Diamanti e realizzato da Demos & Pi in collaborazione con Coop (Ass. Naz.le cooperative di consumatori). L'indagine è curata da Ilvo Diamanti, Luigi Ceccarini e Fabio Bordignon con la collaborazione di Ludovico Gardani per la parte metodologica (LaPolis, Univ. di Urbino) e Filippo Nani (Medialab, Vicenza) per quella organizzativa. Natascia Porcellato ha partecipato all'impostazione dell'indagine e all'analisi dei risultati. Il sondaggio è stato condotto dalla società Demetra di Venezia (sistema CATI, supervisione Claudio Zilio) nel periodo 19-27 aprile 2007. I dati sono stati successivamente trattati e rielaborati in forma del tutto anonima. Il campione intervistato (N=1329) è rappresentativo della popolazione italiana con oltre 15 anni per genere, età, titolo di studio e zona geopolitica di residenza. Il documento completo su www.agcom.it. |
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