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OSSERVATORIO SUL NORD EST - LA PERCEZIONE DELLA CONGIUNTURA ECONOMICA

Svolto su incarico de Il Gazzettino, che ne ospita anche la pubblicazione settimanale, rileva gli atteggiamenti politici e culturali di Veneto, Friuli-Venezia Giulia e della provincia di Trento.
LA CONGIUNTURA ECONOMICA
[di Fabio Bordignon]

E' calato in fretta l'inverno sull'economia italiana e regionale. Le temperature fatte segnare dall'Osservatorio sul Nord Est, rilevate attraverso le percezioni dei cittadini di quest'area, tornano su valori "glaciali". E non poteva essere altrimenti, considerato il clima di depressione che, proprio nei giorni in cui veniva realizzato il sondaggio, ha attraversato il mercato mondiale: una crisi per la quale, tutt'oggi, è difficile immaginare un esito, una via d'uscita. L'unico dato "confortante", tra quelli rilevati da Demos per Il Gazzettino, riguarda l'economia individuale e familiare, che rimane negativo, ma non peggiora rispetto alle misurazioni dei mesi scorsi.
Sembrano ancora "tenere" i conti delle famiglie, nel Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e in provincia di Trento. Certo, quasi quattro persone su dieci, guardando all'ultimo trimestre, denunciano una situazione di crescente difficoltà, nella gestione del portafoglio familiare. Tuttavia, la maggioranza assoluta del campione intervistato descrive una situazione ancora stabile, in cui la difficile congiuntura ha un impatto ancora limitato sugli individui e sulle famiglie. E queste grandezze sono rimaste quasi inalterate negli ultimi mesi. Complessivamente, l'indice sintetico dell'Osservatorio, dato dal saldo tra valutazioni positive e negative, si ferma a -35: un valore negativo, ma che nel recente passato ha raggiunto soglie ancora più distanti dall'asticella dello "zero". Le categorie in maggiore affanno, così come nei precedenti sondaggi, coincidono con le fasce più periferiche della società: anziani, pensionati e casalinghe, soggetti con un livello d'istruzione basso o medio-basso.
Ciò nondimeno, più ci si allontana dalla dimensione familiare, salendo di livello, più il quadro tende a farsi sfuocato e indecifrabile agli occhi delle persone, incutendo timore. Se guardiamo all'intera serie storica, tuttavia, la crisi finanziaria dei giorni scorsi sembra andare ad incidere su un quadro già ampiamente deteriorato. Oltre una persona su due, guardando retrospettivamente agli ultimi tre mesi, pensa che le cose siano peggiorate, nella propria regione. Quasi otto su dieci percepiscono un trend dello stesso segno per quanto riguarda la dimensione nazionale. Se guardiamo poi agli indici sintetici, vediamo come essi scendano su livelli bassissimi, annullando la leggera ripresa riscontrata nel sondaggio di luglio. Il dato riferito all'Italia crolla nuovamente a -75, solo tre punti più in alto rispetto al record negativo di inizio 2008. Coincide invece con il minimo storico il risultato ottenuto per la regione: -50. Solo a metà 2005 e nel marzo di quest'anno era stato riscontrato un clima altrettanto negativo riferito al sistema economico locale. Tale valore, peraltro, si abbassa soprattutto in Veneto (-52) e, guardando alle categorie socio-professionali, la criticità della situazione attuale è sottolineata - assieme ai pensionati - proprio dai protagonisti del sistema produttivo: dagli operai delle aziende private (-51) e dagli stessi capitani d'impresa (-56).
NOTA METODOLOGICA

I dati dell'Osservatorio sul Nord Est, curato da Demos & Pi, sono stati rilevati attraverso un sondaggio telefonico svolto tra il 13 e il 15 ottobre 2008. Le interviste sono state realizzate con tecnica CATI (Computer Assisted Telephone Interviewing), dalla società Demetra di Venezia. Il campione, di 1005 persone, è statisticamente rappresentativo della popolazione, con 15 anni e più, residente in Veneto, in Friuli-Venezia Giulia e nella Provincia di Trento, per area geografica, sesso e fasce d'età. I dati fino al 2007 fanno riferimento solamente al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia.
Fabio Bordignon e Natascia Porcellato hanno curato la parte metodologica, organizzativa e l'analisi dei dati. Giovanni Pace ha svolto la supervisione dell'indagine CATI. Lorenzo Bernardi ha fornito consulenza sugli aspetti metodologici. L'Osservatorio sul Nord Est è diretto da Ilvo Diamanti.
La documentazione completa su www.agcom.it.
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